Dalle indagini della Procura di Treviso è emerso che il rogo (nella foto) che ha colpito la Vidori servizi ambientali di Vidor lo scorso 18 agosto sarebbe doloso. Da quanto rilevato dai periti del tribunale il fuoco sarebbe divampato per mano di un piromane esperto, che avrebbe utilizzato dei prodotti chimici per far accelerare la combustione.
Per il momento dalla ditta specializzata nel trattamento di rifiuti industriali di via Carlo Tittoni, nella zona industriale di Bosco, non vengono rilasciate dichiarazioni in merito, in attesa del confronto con i propri legali, e si escludono per ora ipotesi o sospetti su chi possa essere l’autore o il mandante.
Il rogo ha distrutto la parte est della fabbrica, che è riuscita a ripartire con il lavoro solo dopo due mesi, dato che l’area era stata posta sotto sequestro per svolgere le indagini e per motivi di sicurezza. Al momento tutti i dipendenti sono stati reintegrati in azienda e la Vidori sta lavorando con la maggior parte dei suoi vecchi clienti.
Da sistemare manca ancora la parte relativa alla selezione e pressatura, ancora inagibile, e per riattivarla serviranno i permessi amministrativi e poi l’acquisto e la messa in funzione dei nuovi impianti.
Sul rogo che colpì la Vidori, inoltre, ha indagato anche la Commissione parlamentare sulle ecomafie.
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(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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