Continuano gli episodi di abbandono rifiuti all’interno del comune di Vidor: questa mattina sono stati gettati due sacchi di rifiuti nei pressi dell’incrocio di via Grazie e via Rovede a Colbertaldo.
Il fatto è stato segnalato da una testimone diretta che ha visto lasciare a terra la spazzatura da un furgoncino che se n’è poi comodamente andato come se nulla fosse. All’interno dei sacchi non solo materiale plastico di vario genere ma anche cartone e rifiuto umido.
“Si prenderanno provvedimenti – spiega Albino Cordiali, sindaco di Vidor – chi commette azioni del genere può essere definito solo con il termine “gentaglia”: sono persone che non rispettano le norme dell’ambiente. A Vidor c’è un servizio di raccolta rifiuti che funziona bene, non vi è alcun motivo per abbandonare rifiuti lungo le strade. Sono atti di inciviltà nei confronti dei quali verranno presi seri provvedimenti”.
Episodi di abbandono di rifiuti sono in genere frequenti anche in zone “balneari” nei dintorni delle sponde del Piave dove la gente passa i pomeriggi prendendo il sole o facendo il bagno.
“Purtroppo sono numerosi anche i turisti incivili che frequentano il fiume per fare picnic – conclude il primo cittadino – e trovano difficoltoso recarsi ai cestini pubblici posti non lontano dalla spiaggia per gettare i rifiuti”.
Un ammonimento arriva anche da uno sportivo che quotidianamente frequenta quelle zone: “Sono gesti che mi fanno arrabbiare – afferma Marco Mognon, cittadino e sportivo vidorese – spesso mi reco a camminare con il mio cane lungo la “Spiaggia dello Sghirlo” a Vidor e qualche giorno fa in un’ora ho raccolto una borsa piena di schifezze, rifiuti di ogni genere lasciati da persone incivili di tutte le età. Trovo incredibile che la gente con i cestini a 40 metri possa lasciare a terra tutto questo”.
Un problema, quello dei rifiuti e dell’inquinamento, che oggigiorno si complica ulteriormente a causa della dispersione accidentale di mascherine nell’ambiente. Il coronavirus, con il lockdown, non ha di certo arginato il problema anzi, secondo Greenpeace Italia, lo ha reso ancor più grave e serio con la produzione e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale monouso.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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