Tra le colline del prosecco Unesco, da anni, si cerca di ridurre in maniera considerevole l’utilizzo di prodotti chimici e insetticidi, al contempo sta prendendo sempre più piede l’utilizzo in agricoltura di tecniche alternative, biologiche e sostenibili, infatti parecchie sono le aziende che si sono convertite a tecniche “bio” al fine di ridurre in maniera importante l’uso di insetticidi chimici.
Tra le colline di Vidor, dal 2017 si è iniziato a prevedere l’utilizzo di un sistema di lotta biologica utilizzante insetti “utili” ovvero l’Anagyrus pseudococci per combattere i danni causati dalla cocciniglia farinosa, un insetto dannoso per la coltivazione del prosecco.
La cocciniglia farinosa (Planococcus ficus) è in grado di arrecare danni alla vite, sottraendo la linfa, a causa dell’attività trofica dell’insetto si arriva ad un sostanziale indebolimento dei punti vegetativi ed a una alterazione del processo di maturazione dell’uva.
Oltretutto danni attraverso l’emissione di melata, sulla quale si sviluppano fumaggini che riducono ulteriormente l’efficienza fotosintetica e la qualità delle uve; a questi si deve aggiungere la trasmissione di virosi quali l’accartocciamento fogliare e il legno riccio.
“Con successo dal 2018 siamo partiti con l’introduzione della cosiddetta confusione sessuale per ridurre ulteriormente la popolazione di cocciniglie in vigneto – spiega Manuel Tessaro, agrotecnico della cooperativa agricola Spazio di Vidor – una particolare tipologia di pratica che aiuta, tramite l’installazione di diffusori di ferormoni, a creare confusione, e quindi impedire ai maschi di individuare le femmine di cocciniglia farinosa per l’accoppiamento”.
“La procedura – precisa – ha una validità di 150 giorni dall’installazione, solitamente la si effettua verso metà aprile per combattere la tignola e verso questo periodo, ovvero nei primi giorni di maggio, per la cocciniglia. In seguito vengono effettuati anche i lanci degli insetti antagonisti attraverso la dispersione nell’ambiente dell’Anagyrus”.
La confusione sessuale si traduce in un metodo di controllo altamente sostenibile utilizzabile sia contro la tignola sia contro la cocciniglia farinosa. Questi insetti rappresentano un concreto pericolo sempre più frequente nelle colline del Conegliano Valdobbiadene con inevitabili risvolti dannosi sulla produttività del vigneto che ne subisce l’attacco.
La conversione alla lotta biologica è sempre più presente tra le colline Unesco, in una denominazione come quella del Conegliano Valdobbiadene che è da sempre tra le prime in Italia e all’estero per l’attenzione verso la sostenibilità ambientale.
(Foto: web).
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