Vidor, paura al Piave per due sorelle nel pomeriggio di ieri: salvate grazie all’aiuto dei bagnanti

Tutto si è concluso nel migliore dei modi ieri, giovedì 15 agosto 2019, al fiume Piave a Vidor in località Sghirlo, dove due ragazze che rischiavano di annegare, sono state salvate grazie al pronto intervento delle persone presenti.

Moltissima gente, infatti, si era recata al fiume sacro alla Patria per festeggiare il Ferragosto, quando due sorelle, E.F. e R.F., di 10 e 12 anni, che stavano facendo il bagno sono state trascinate dalla forte corrente, in procinto di affogare.

Il primo ad intervenire è stato un uomo di 60 anni che si trovava a riva e, accortosi della situazione, si è tuffato per andare loro incontro.

In seguito si sono adoperati a prestare soccorso anche gli amici Tiziana Bardin, Luca Faganello e Giuseppe Muscariello che, con coraggio sono entrati di corsa in acqua.

Uno degli amici ha preso per i capelli la ragazza che stava annegando, mentre l’altro ha afferrato il signore che, nel frattempo, aveva iniziato ad urlare dicendo di non farcela più poichè il vortice era forte.

Ma proprio a questo punto la solidarietà dei presenti si è fatta tangibile costruendo una catena umana per tirare fuori le persone dall’acqua.

Qualcuno ha gettato un materassino che è servito a sorreggere l’uomo. L’altra sorella, nel frattempo, è riuscita ad aggrapparsi al bordo della roccia dalla quale solitamente si fanno i tuffi, ed è stata aiutata a tornare a riva

Successivamente è intervenuta anche l’ambulanza del Suem 118 che ha trasportato le sorelle all’ospedale di Montebelluna in codice 1.

“È stata l’unione di tutti – afferma Tiziana Bardin, tra le persone che hanno prestato soccorso – a salvare la vita delle persone in difficoltà. Un lavoro di squadra: dal signore che per primo si è tuffato in acqua per soccorrere le ragazze a noi che siamo intervenuti, a chi ha gettato il materassino, chi ha chiamato i soccorsi e chi ha formato la corda umana”.

“Il messaggio che vorrei dare dopo questa esperienza – conclude la testimone – è che quando ci si trova di fronte a questi casi, bisogna seguire l’istinto del cuore senza lasciarsi prendere dalla paura, tutti per lo stesso filo conduttore: l’unione fa la forza”.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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