Con il consiglio comunale di martedì 30 marzo 2021 l’amministrazione comunale di Vidor ha deciso di istituire, per la prima volta, la Consulta Giovanile, approvandone il regolamento. Questa iniziativa era tra i punti dei programmi elettorali presentati lo scorso anno da entrambi le liste candidate.
L’assessore alle Politiche Giovanili, Cristina Pavan, ha illustrato il regolamento, steso dopo un confronto con le realtà già consolidate come quella del Comune di Valdobbiadene.
La Consulta istituita è un organo consultivo e propositivo del consiglio comunale, al quale può presentare proposte e pareri non vincolanti, rivolta a una fascia di età compresa tra i 16 e i 30 anni di persone abitanti nel comune di Vidor, aperta anche ai residenti nei paesi limitrofi per dare la possibilità ai giovani vicini di partecipare alla vita comunale qualora nei loro comuni di appartenenza non sia esistente una consulta, ed è senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali.
Gli obiettivi più importanti sono: presentare idee e proposte concrete per un confronto con l’amministrazione, promuovere iniziative che coinvolgano i giovani, migliorare la condizione giovanile del territorio, collaborare con enti e associazioni per gestioni di eventi, informare i giovani sui temi che li riguardano, promuovere le politiche giovanili nei vari campi e collaborare con le altre consulte presenti nella zona.
La consulta sarà composta da organi specifici: un presidente, un vice presidente ed un segretario eletti durante l’assemblea formata da tutti i membri. Le cariche verranno destinate ai residenti a Vidor e dureranno due anni.
“L’istituzione della Consulta è stato un bisogno che sentivamo già in campagna elettorale e ci siamo presi cura di farlo al più presto – ha precisato l’assessore Pavan – L’emergenza sanitaria Covid non ci ha aiutato in questo, comunque siamo riusciti ad interfacciarci con le altre realtà e a stendere questo regolamento che stasera condividiamo”.
Il gruppo di minoranza “Comune in Rete”, favorevole alla lodevole iniziativa anche se avrebbe voluto essere maggiormente coinvolto, ha presentato degli emendamenti per integrare e migliorare il regolamento, in seguito ad alcune osservazioni nate dalla lettura degli articoli.
Tra gli emendamenti Comune in Rete proponeva che anche i non residenti potessero ricoprire le cariche, richiesta non accettata dalla maggioranza in quanto il presidente ha la rappresentanza in prima istanza per il comune di Vidor.
E’ stata accolta, invece, la domanda di aggiungere un articolo che precisasse che, per l’espletamento delle attività e per il necessario materiale (carta, cancelleria varia), l’utilizzo degli spazi sia dato dal comune a titolo gratuito, compatibilmente con la disponibilità degli edifici pubblici.
Il sindaco Mario Bailo ha confermato che la scelta delle sale da concedere gratuitamente dipenderà dal numero dei partecipanti per garantire una sede adeguata alla Consulta e, in questo particolare periodo per rispettare le linee guida del Covid, potrà venir dato eventualmente uno spazio comunale all’aperto.
(Foto: Comune di Vidor).
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