Vidor, oggi la posa della panchina rossa simbolo della violenza contro le donne. Vidori: “Un tema da non sottovalutare”

E’ stata posizionata questa mattina di fronte alla sede comunale la panchina rossa simbolo della lotta alla violenza contro le donne: anche Vidor, come altri comuni dell’Alta Marca Trevigiana, vuole dare un forte messaggio su questo tema spesso trascurato.

“Attraverso questo simbolo vogliamo dare un chiaro e forte messaggio alla cittadinanza – spiega Gianna Vidori, assessore con deleghe alle attività produttive, informatizzazione comunale, ecologia e ambiente -, un segnale della presenza femminile, una partecipazione di noi donne attive proprio dall’interno dell’amministrazione comunale attraverso la realizzazione della panchina. E’ un tema molto delicato che non deve essere tralasciato e sottovalutato”.

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“Molte volte ci sono realtà e storie di casi di violenza contro le donne più vicine di quello che si possa pensare – afferma – sono già attivi degli sportelli speciali per le persone vittima di questi abusi a Valdobbiadene, Segusino e Vidor”.

Sul rosso telaio è stata incisa una frase della famosa poetessa e scrittrice italiana Alda Merini, che recita: “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, bruciate e uccise. Solo perché donne” e “25 novembre giornata contro la violenza sulle donne”. Accanto alla panchina anche un paio di scarpette rosse, altro iconico simbolo femminile.

La panchina rossa di Vidor è un preciso messaggio rivolto a tutti: non sono previste celebrazioni per ricordare la giornata del 25 novembre a causa dell’emergenza sanitaria, ma attraverso questo simbolo si vuole fare breccia indirettamente sulla comunità.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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