Vittoriana Nardi non si arrende e continua a chiedere giustizia per suo marito Ferrante Battistin (nella foto, insieme). L’ha fatto anche giovedì scorso, 10 gennaio 2019, nonostante il giudice Piera De Stefani abbia rinviato il processo al 7 maggio prossimo, per accertare nuovamente i risultati delle analisi del sangue e delle urine effettuate a Luca Leiballi, unico indiziato dell’omicidio stradale avvenuto il 23 maggio 2017 (qui l’articolo). Una decisione forte di Vittoriana che cozza con la scelta della madre e dei fratelli di Battistin, che si sono ritirati come parte civile per essere risarciti.
Il vittoriese Leiballi, alla guida di un furgone-frigo con la patente revocata e sotto l’effetto di cocaina, alle 6.50 del mattino invase la corsia di marcia del camion guidato dal vidorese Battistin, causando un frontale mortale sulla strada provinciale 34 (nella foto sotto, dopo l’incidente), tra Vidor e Sernaglia della Battaglia. Ferrante perse la vita, a soli 52 anni, quaranta minuti dopo.
Il processo, iniziato a Treviso il 12 giugno 2018, sembrava aver avuto una svolta decisiva durante l’udienza del 9 ottobre scorso. Il giudice Piera De Stefani aveva negato il patteggiamento a Leiballi poiché le indagini preliminari fecero emergere le gravi responsabilità dell’imprenditore vittoriese.
Gli esami del sangue e delle urine, infatti, avevano dimostrato che il 23 maggio 2017 Leiballi stava guidando sotto l’effetto di cocaina (qui l’articolo); inoltre, gli era anche stata revocata la patente di guida per due anni durante un controllo effettuato dalla Polizia stradale di Belluno il 10 settembre 2016. I punti della patente erano esauriti da nove mesi, ciononostante il 53enne vittoriese aveva comunque continuato a guidare, non sottoponendosi agli esami obbligatori disposti dalla motorizzazione civile di Treviso il 27 gennaio 2016.
Nell’udienza di giovedì scorso il pubblico ministero Barbara Sabatini ha chiesto al giudice una condanna a 9 anni e 4 mesi per Luca Leiballi: otto anni per omicidio stradale ed un anno e quattro mesi per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
La difesa è comunque riuscita ad ottenere il rinvio del processo al 7 maggio 2019, chiedendo che venissero nuovamente valutati gli esami del sangue e delle urine effettuati a Leiballi la mattina dell’incidente. Per questo motivo il giudice ha disposto la convocazione del medico che svolse gli esami, con lo scopo di verificare in via definitiva quanto la cocaina abbia influito sui riflessi di Leiballi la mattina del 23 maggio 2017.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione della famiglia Nardi e archivio Qdpnews.it).
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