Con il tradizionale “passaggio della stecca” tra Vittorio Veneto e Tolmezzo – dove si terrà il Raduno Triveneto 2019 – si è chiuso il Raduno Triveneto di Vittorio Veneto, il Raduno del centenario, ed è stato un successo incredibile. Cento bambini hanno chiuso lo sfilamento affidando al cielo altrettanti palloncini verdi, bianchi e rossi, tracciando così un ponte tra la storia e il futuro.
Nelle parole del sindaco Roberto Tonon, del presidente dell’Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero e del presidente della sezione Ana di Vittorio Veneto Francesco Introvigne, c’è tutto l’orgoglio per un’adunata fortemente voluta e che non poteva che svolgersi a Vittorio Veneto, per ricordare gli eventi che un secolo fa videro l’Italia uscire vincitrice nel Primo conflitto mondiale. La città è stata invasa pacificamente dalle penne nere e da tantissimi visitatori, con presenze stimate nei tre giorni superiori alle 100 mila unità.
Tutte le sezioni del Triveneto – quelle trentine, friulane e venete – hanno sfilato di fronte all’autorità e ai tantissimi vittoriesi che hanno tributato un continuo omaggio alle penne nere. Tra i presenti, amministratori locali da tutto il territorio, capitanati idealmente dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
È stato anche l’esordio in una cerimonia pubblica per il neo ministro agli Affari regionali Erika Stefani, la cui presenza a Vittorio Veneto ha un significato particolare, visto anche l’esito del referendum sull’autonomia dello scorso autunno.
Ancora una volta, durante il Raduno Triveneto, è risultato evidente il legame che gli alpini hanno con la gente, non tanto per quello che hanno fatto cent’anni fa, ma per quello che continuano a fare con le missioni di pace internazionali, come quella in Libano, e con l’opera di Protezione civile sul territorio italiano.
Rappresentano per moltissime persone la migliore Italia, quella da esportare e dalla quale ripartire per rilanciare il Paese. Vittorio Veneto saluta le penne nere col cuore pieno di gioia e di speranza, memore degli avvenimenti che a distanza di cent’anni da oggi qui hanno trovato la loro sublimazione.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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