Accolto favorevolmente il progetto del gruppo Alì per l’area ex Carnielli. “Si convochino ora le commissioni”

Convocare le commissioni preposte per l’area Carnielli, ora che è stato presentato un primo progetto di recupero da parte del Gruppo Alì, è stato il primo commento dei consiglieri di minoranza di Rinascita Civica e Partecipare Vittorio Alessandro De Bastiani e Mirella Balliana.

“Apprendiamo che si è avviato l’iter per la valorizzazione del sito ex Carnielli. Auspichiamo che l’operazione sia coordinata con la limitrofa area a sud del complesso che sarà oggetto di futuri interventi. Riteniamo che il primo passaggio dovrà essere la convocazione delle commissioni Ex Carnielli e la seconda commissione consiliare territorio e sviluppo economico”.

“I cittadini  – spiegano – chiedono di conoscere la natura e la modalità dell’intervento di bonifica. Se possiamo facilmente intuire come verranno rimosse le coperture in eternit rimane un’incognita la bonifica del cromo. Negli ultimi anni si è molto dibattuto su questo tema e ora è giunto il momento di sapere come intende procedere la nuova proprietà.”

Per questo Rinascita Civica e Partecipare Vittorio chiedono l’immediata convocazione delle commissioni preposte per far conoscere le modalità di intervento ai cittadini vittoriesi. Anche dal Partito Democratico vittoriese e dal segretario Silvano Tocchet il commento alla presentazione del progetto: “Salutiamo con piacevole sorpresa e grande favore la notizia che un gruppo economico importante come Alì abbia presentato un progetto così innovativo, all’avanguardia ed ambizioso per la soluzione dell’area ex Carnielli. La bozza di progetto presentata ieri rappresenta un passaggio importante che ripaga il partito cittadino e l’amministrazione Tonon di anni di accuse e insulti. Al contempo ci si augura che possa partire il prima possibile la bonifica dell’area, obbligatoriamente propedeutica al proseguimento del resto dei lavori”.

Per il Pd l’idea presentata da Alì riprende alcune intuizioni della passata Amministrazione: “La nostra delibera del resto parlava chiaro. Gli obiettivi erano: procedere, prima di tutto, con la bonifica del sito da cromo esavalente e da amianto; ridurre drasticamente la volumetria sia residenziale che commerciale, siamo passati a 9900 metri quadrati; recuperare, laddove possibile, le volumetrie e l’estetica di archeologia industriale che caratterizzano il paesaggio lungo Meschio. Se questi obiettivi verranno raggiunti, saremo soddisfatti per aver contribuito alla rigenerazione urbanistico-ambientale di un’area centrale strategica per lo sviluppo della nostra città”.

Non manca la frecciatina polemica: “Notiamo però con un certo stupore l’assenza di qualunque reazione sia politica che della cosiddetta società civile. Dove sono tutti? Noi abbiamo portato avanti con coraggio e visione di prospettiva un’idea di rigenerazione di aree, ma ora vediamo che chi era contrario alla nostra proposta sta procedendo con la stessa idea su altre aree importanti della città. Vediamo, ma non dimentichiamo”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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