Alla messa del crisma del Giovedì santo la celebrazione per gli anniversari di vescovo, sacerdoti e diaconi. Pizziolo: “Abbiamo bisogno di sostegno reciproco”

Il vescovo Corrado Pizziolo
Il vescovo Corrado Pizziolo

Oggi, Giovedì santo 6 aprile, giorno in cui si ricorda l’istituzione del sacerdozio, alla messa del crisma in Cattedrale a Vittorio Veneto sono stati celebrati vari anniversari e giubilei sacerdotali e diaconali.

A partire dal 15° di ordinazione episcopale del vescovo monsignor Corrado Pizziolo, in questa occasione sono stati ricordati anche il 65° di ordinazione presbiterale di monsignor Ovidio Poletto, vescovo emerito di Concordia – Pordenone, e di monsignor Guerrino Pagotto; il 60° di ordinazione presbiterale di don Gianfranco Armellin, monsignor Ermanno Crestani, don Francesco Dal Cin, don Carlo Salvador, don Domenico Salvador e don Primo Tegolotti; il 25° di ordinazione presbiterale di don Paolo Cester, don Giuseppe Fagaraz, don Alessio Magoga, don Michele Maiolo e don Andrea Sech; il 25° di ordinazione diaconale del diacono permanente Sergio Pasquale Bravin e il 10° dell’ordinazione presbiterale di don Paolo Astolfo e don Domenico Valentino.

Nell’omelia, monsignor Pizziolo ha parlato del senso del crisma, olio consacrato nella messa del Giovedì santo per l’amministrazione dei sacramenti, tra cui Cresima e Ordine. “Nel giorno in cui si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio – ha detto il presule vittoriese –, vorrei ricordare che il crisma non indica l’assegnazione di un compito, e neppure l’attribuzione di un potere sovraumano, ma è anzitutto segno e offerta di un amore che custodisce il ministero, specialmente nei momenti di fatica e prova”.

Il vescovo ha terminato l’omelia citando e pregando per i sacerdoti morti a partire dalla consacrazione del crisma dello scorso anno, avvenuta il 14 aprile: don Giuseppe Vendrame, don Domenico Gava e monsignor Enrico Dario.

Tanti i momenti significativi della cerimonia, in cui è stato annunciato pure che “parte dell’olio usato per il crisma è stato ottenuto dalla molitura di olive provenienti dal Giardino della Memoria, un uliveto piantumato a Capaci, in Sicilia, e dedicato ai Caduti nella lotta alla mafia”.

Al termine della messa ha preso la parola il vicario per la pastorale don Andrea Dal Cin, “a nome di tutto il presbiterio, e anche del vicario generale monsignor Martino Zagonel”. Rinnovando al vescovo gli auguri per il suo 15esimo anniversario di ordinazione episcopale, don Dal Cin ha auspicato che “possa continuare il suo ministero in mezzo a noi con energia, zelo, entusiasmo e dedizione, tutte caratteristiche ampiamente dimostrate in questi anni, insieme a una considerevole dose di fede, speranza e carità”.

“In quest’ultimo anno di ministero ha avuto la gioia di vedere la beatificazione del suo predecessore Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I – ha proseguito don Andrea -: le auguriamo di gustare ogni giorno la stessa beatitudine, quella cioè dei servi buoni e fedeli che sanno gioire per tutto il bene che sta crescendo nella Chiesa di Vittorio Veneto. Le auguriamo di continuare a credere nella sua famiglia del presbiterio, come ha fatto in questi anni, e di tenere sempre insieme questa comunità”.

Il vescovo ha espresso la propria gratitudine “a tutto il presbiterio per l’impegno fedele e generoso con cui svolgete il vostro ministero. Personalmente mi sento incoraggiato e confortato da questa vostra testimonianza, che fa del bene a me e a ogni confratello”.

“Abbiamo bisogno di questo sostegno reciproco – ha concluso –, tanto più quando queste fatiche aumentano, a motivo della nostra diminuzione di numero e del crescere dell’età”.

(Foto: fermi immagine da La Tenda TV, www.latendatv.it).
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