Quest’anno anche il Comune di Vittorio Veneto farà ricorso al Tar del Lazio insieme ad altri Comuni dell’Alta Marca trevigiana contro il decreto del governo che ripartisce il fondo di solidarietà comunale del 2018.
Si riapre quindi la questione dopo che il consigliere di minoranza Gianantonio Da Re aveva accusato l’amministrazione di Vittorio Veneto di aver perso la possibilità di essere risarciti per i tagli disposti nel fondo di solidarietà del 2015 (qui l’articolo).
Ad aprile di quest’anno, infatti, il Tar del Lazio aveva confermato il diritto dei 44 Comuni partecipanti a ottenere un risarcimento per un totale di circa 23 milioni di euro. “Non abbiamo aderito al ricorso per il 2015 perché auspicavamo una soluzione politica e cioè che il governo modificasse la norma, ma così non è stato – dichiara il sindaco Roberto Tonon – Quest’anno invece presenteremo ricorso insieme agli altri Comuni”.
Come si legge dalla delibera della giunta vittoriese pubblicata pochi giorni fa: “Le risorse del fondo di solidarietà comunale per l’anno 2018 hanno subito un drastico taglio a seguito delle misure introdotte con i vari provvedimenti di spending review”. Inoltre il decreto è stato emanato solo il 10 aprile “con un ritardo quindi di oltre cinque mesi”. Il danno per la città è considerato elevato, tanto da parlare di “situazione di illegittima penalizzazione subita dal Comune di Vittorio Veneto”.
La città di Conegliano coordinerà tutti gli altri Comuni che hanno aderito al ricorso, richiedendo un rimborso per le spese di avvocatura. L’importo invece per il ricorso al Tar del Lazio per Vittorio Veneto ammonta a 1.990,19 euro, costo che viene calcolato per ogni città in base al numero degli abitanti.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
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