I lavori alla ex stazione di Nove, la meta del Lago Morto sempre più frequentata da vittoriesi e turisti provenienti dalla provincia con la voglia di ripartire dopo la crisi sanitaria, riaccendono l’interesse della comunità locale che si attiva e avvia una raccolta firme da inviare alle Ferrovie Rfi, ad Anas e agli organi istituzionali, Regione e Comune con duplici richieste come: la riapertura come stazione non presidiata del vecchio edificio con inserimento nel percorso di metropolitana di superficie in programmazione tra Conegliano e Vittorio Veneto, almeno durante il periodo primaverile-estivo di ogni anno.
E, cosa ancora più importante, che sia resa percorribile pedonalmente la banchina della statale Alemagna nel tratto che attraversa l’abitato di Nove di Vittorio Veneto, almeno nel tratto tra la stazione ferroviaria e l’ingresso del lago.
L’appello con la raccolta firme è presente nei locali pubblici della Val Lapisina, e si tratta più di un “desiderata” che altro. Ma trovando magari adeguati supporti potrebbe non essere del tutto una idea pellegrina.
Nella premessa i promotori, alcuni cittadini del posto, evidenziano che il Lago Morto negli ultimi anni è diventato una meta turistica per molte persone e famiglie che provengono, non solo dal Vittoriese, ma anche dal trevigiano e da parte del pordenonese, e dal bellunese, con la presenza di un chiosco ristorazione e attrezzature ricreative.
Si fa notare anche che, attorno al lago, sono stati creati dei facili percorsi naturalistici con collegamenti ad altri borghi storici e alla storica Centrale di Nove dove spesso vengono organizzate manifestazioni culturali.
Tuttavia per accedere alla spiaggetta c’è attualmente una stradina di tre metri di carreggiata, che si imbocca qualche centinaio di metri prima e si insinua tra la ferrovia, case, aree verdi private, insufficiente per essere praticata da un flusso di richiamo turistico.
È una strada regolata a senso unico, che molte volte non è transitabile neanche dai mezzi di soccorso, causa le auto in sosta, che non trovano posto nel piccolo parcheggio del lago fatto per contenere solo qualche decina di auto.
Ora, considerato che a 100 metri in linea d’aria vi è la vecchia stazione e che il tratto di statale Alemagna tra la stazione ferroviaria e l’accesso del lago è un rettilineo per metà non percorribile a piedi, con la presenza tre esercizi di ristorazione che cercano di resistere e tenere viva l’economia e la presenza abitativa della frazione e che ricaverebbero un beneficio di un collegamento pedonale con il lago, i residenti hanno avanzato da una parte le richieste all’A.d delle Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti per la riapertura e l’inserimento nel percorso di metropolitana di superficie.
Non solo: all’Anas poi viene chiesto di rendere percorribile pedonalmente la banchina della statale Alemagna nel tratto che attraversa l’abitato di Nove di Vittorio Veneto, almeno in quello tra la stazione ferroviaria e l’ingresso del lago e, infine, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e al sindaco del Comune di Vittorio Veneto, Antonio Miatto di sottoscrivere e promuovere l’iniziativa.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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