Approvato il progetto che gestirà il Controllo di vicinato: territorio vittoriese diviso in 10 “zone omogenee”

Controllo di vicinato, si parte anche nella città della Vittoria. Nei giorni scorsi la giunta Miatto ha approvato il testo del progetto, già attivato in diversi Comuni, che favorisce un’ordinata collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per prevenire e contrastare reati e atti di inciviltà.

Il 3 dicembre scorso l’amministrazione vittoriese approvò la sottoscrizione del protocollo d’intesa e il vademecum operativo, e una settimana dopo trasmise il protocollo stesso alla prefettura di Treviso.

Ora, oltre ad approvare il progetto, la giunta ha dato mandato al sindaco Antonio Miatto di nominare con un proprio decreto il responsabile comunale, già individuato nel comandante della Polizia locale Ezio Camerin.

“Il controllo di vicinato è un’attività libera, volontaria e gratuita che non comporta in alcun modo rapporto di lavoro con il Comune” sono le prime parole del progetto per la gestione del Cdv, che prosegue precisando che “si esclude qualsiasi tipo di rimborso spese”.

Ciò premesso, gli obiettivi del Cdv sono “favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata; migliorare il rapporto tra le forze di polizia e la comunità, agevolando lo scambio di informazioni tramite un “coordinatore” che le raccolga e le trasferisca, per il tramite del comandante dei Vigili urbani, alle forze di polizia; coadiuvare queste ultime nella prevenzione del crimine e nell’individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e di vigilanza della popolazione”.

Uno dei primi passi del progetto è l’individuazione di dieci “zone omogenee” utili a coordinare il Cdv in un territorio comunale di oltre 80 chilometri quadrati: Val Lapisina, Longhere, Serravalle – Sant’Andrea, San Lorenzo, Centro, Costa – Meschio, Ceneda, San Giacomo di Veglia, Val dei Fiori e zona industriale.

Nell’àmbito di ognuna di queste zone omogenee sono individuati uno o più gruppi di controllo di vicinato a seconda delle dimensioni territoriali. In ogni area in cui verrà attivato il Cdv sarà installata la caratteristica segnaletica.

“Il gruppo di controllo – precisa con grande evidenza il progetto vittoriese – non si sostituisce alle forze di polizia, che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e ricerca degli autori dei reati. Il gruppo non interviene direttamente in caso di reato, fatti salvi casi specifici, non diffonde notizie o informazioni allarmanti e non verificate dagli organi di polizia, non promuove e non partecipa a pattugliamenti o ronde di alcun tipo, non attua inseguimenti, non svolge alcun tipo di indagine, non scheda le persone, non si intromette nella sfera privata altrui e non fa alcun uso delle armi, anche se regolarmente detenute“.

Le comunicazioni all’interno dei gruppi avverranno principalmente via chat di Whatsapp.

“All’interno del gruppo – precisa ulteriormente il progetto -non sono ammesse comunicazioni goliardiche o non attinenti allo scopo del controllo di vicinato”. Il Comune promuoverà e pubblicizzerà il progetto e i suoi obiettivi utilizzando le modalità ritenute più opportune a coinvolgere la popolazione.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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