Non il solito corso per badanti, ma un progetto innovativo che per la prima volta riunisce badanti, famiglie, caregiver, per superare le barriere culturali e visioni del mondo spesso lontane. Un percorso volto a costruire una relazione meno utilitaristica e più umana su entrambi i fronti: quello della famiglia dell’assistito e quello della badante.
È questo l’obiettivo principale del progetto B.F.B.F Benessere e Formazione per Badanti e Famiglie promosso dall’Associazione Famiglie Rurali di Vittorio Veneto presieduta da Alessandro Toffoli www.afrsinistrapiave.it, e finanziato da Banca Prealpi San Biagio (l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo, parte del Gruppo Cassa Centrale) in partnership con Caritas Vittorio Veneto, la cooperativa sociale Assixto Prealpi Assistenza e l’Ulss 2 Distretto di Pieve di Soligo. Secondo le stime nel 2050 il Veneto conterà 32mila bambini in meno e 328 mila anziani in più. Valori che rivelano la potenziale crescita del fenomeno.
La componente anziana, inoltre, sarà presto più numerosa di quella infantile (14,4% della popolazione contro 12,2%), con evidenti ripercussioni socio-economiche.
”Questo significa che è più che mai necessaria una formazione specifica delle badanti e delle famiglie che le ospitano – dichiara Mario Anton Orefice, project manager dell’associazione – per assicurare un’assistenza professionale ed empatica. Spesso le barriere linguistiche e culturali rendono difficili le comunicazioni, mancano nozioni sanitarie di base e delle norme sulla sicurezza, sui diritti e doveri reciproci, elementi di psicologia, un vocabolario comune. Ciò su entrambi i fronti: quello delle collaboratrici familiari, precipitate in un contesto sociale a loro estraneo, e quello dei caregiver, familiari o amici, che non sanno nulla dei mondi da cui provengono le persone alle quali sono affidati i loro cari”.
Il corso gratuito di 48 ore si svolgerà a partire da ottobre alla Casa dello Studente di Vittorio Veneto, e comprenderà diversi temi, tra cui: comunicazione empatica; tecniche di ascolto attivo e comprensione delle esigenze emotive, gestione dei conflitti e dello stress, strategie e pratiche di autoterapia per l’equilibrio emotivo con la consulente familiare e formatrice Isabella Mariotto; attività creative e ludiche con Mara Cattai, formatrice, e Marina Petterle consulente familiare e mediatrice umanistica; assistenza alla persona, aiuto nell’assunzione dei farmaci, sicurezza e utilizzo delle risorse online per la salute con Monica Camillo, coordinatrice del distretto Ulss2 di Pieve di Soligo, e Erika Visentin, counselor e infermiera Direzione Distretto Pieve di Soligo; cucina interculturale; nozioni linguistiche di italiano-rumeno-ucraino.
Al progetto si accompagneranno azioni per la creazione di una rete di supporto per condividere esperienze, scambiarsi consigli ed offrire sostegno reciproco, nonché la pubblicazione di un vademecum sui temi trattati. Per info e prenotazioni: tel. 3482526490, afr.progetti@gmail.com
(Foto: AFR, Associazione Famiglie Rurali di Vittorio Veneto).
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