Bilancio di Rinascita Civica sul Museo del Cenedese. Uliana: “No critiche da chi non si fa vedere agli eventi”


Il Museo del Cenedese torna sotto i riflettori. Questa volta Rinascita Civica, con a capo il consigliere Alessandro De Bastiani, ha portato alla luce dei dati riguardanti “un bilancio mai fatto sull’inaccessibilità del Museo del Cenedese e la totale chiusura della sezione archeologica”. Numeri che hanno fatto sorridere l’assessore alla Cultura Antonella Uliana.

Il comunicato del consigliere De Bastiani 

“Ogni anno nel mese di agosto scoppia la polemica sull’apertura del Museo del Cenedese – scrive De Bastiani -. Il rito si ripete sempre uguale: arriva Ferragosto, Serravalle brulica sempre più di turisti, noi (Rinascita Civica) denunciamo l’inadeguatezza dell’apertura del museo, la giunta si inventa una giustificazione e promette di fare meglio l’anno prossimo. Dopo la protesta di quest’anno ha aumentato di 16 ore l’apertura nella seconda metà di agosto. In attesa del risultato, sicuramente positivo, mettiamo i numeri sul tavolo e cerchiamo di tracciare un bilancio sull’accesso di visitatori nel museo di Serravalle”.

“Anno 2022: ingressi interi, ridotti e gratuiti 1207. 23 visitatori per ogni fine settimana. Il museo è aperto venerdì, sabato e domenica. Primi 6 mesi del 2023: ingressi 772. 29 visitatori per ogni fine settimana – continua -. Un aumento di 6 visitatori dovuto a un incremento di ingressi gratuiti. 198 nel primo semestre contro i 32 di tutto l’anno 2022. Meglio più visitatori a ingresso gratuito che meno visitatori a pagamento”. 

“Questi dati di per sé sono sconfortanti, ma diventano tragici o grotteschi se confrontiamo questi numeri con quelli del quinquennio 1995-2000 – prosegue -. La media annuale di quegli anni è stata di 5.992 (con un picco di 8.618 nell’anno 1999). Una media settimanale di 115 visitatori negli anni ’95/2000 contro i 23 del 2022. Il motivo è semplice e comprensibile da tutti, esclusa l’assessore che ha dichiarato che quest’anno per la prima volta, (e per merito suo) si sono allungate le giornate di apertura”. 

“La verità è che negli anni ’95 – 2000 il museo era aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica. L’assessore ha preso un granchio, ma bello grosso, probabilmente di quelli blu che ci ha fatto vedere in televisione nei giorni scorsi il presidentissimo Zaia – conclude -. Inoltre in quegli anni era visitabile l’importante sezione archeologica che una volta chiusa nessuna giunta è riuscita a riaprire. Nonostante le promesse elettorali. Parlano i numeri e il giudizio è scontato: se si trattasse di un’impresa privata il responsabile sarebbe già stato licenziato. Ma in politica, si sa, gli amministratori non si licenziano mai”.

La risposta dell’assessore Uliana 

“Sorridendo dico che se i problemi per Rinascita Civica sono questi vuol dire che a Vittorio Veneto va tutto molto bene – dichiara l’assessore – . Sottolineo che le giornate di apertura dei musei quest’estate sono decisamente aumentate ma non certo a seguito delle rimostranze di Rinascita ma per una decisione maturata ben prima in sede di giunta. Mi pare inoltre sarebbe stato più appropriato (e decisamente meno ridicolo) fare un confronto sull’affluenza nei musei degli anni scorsi e non con quella di 25 anni fa”. 

“Concludo dicendo che non accolgo critiche o suggerimenti da chi non si è mai fatto vedere neanche una volta ad uno dei tantissime eventi che hanno animato e continuano ad animare i nostri Musei con grande soddisfazione del pubblico – aggiunge -. Invito quindi a frequentare musei, teatro e luoghi dove si fa cultura per capire che la Cultura non è un freddo resoconto di numeri ma un continuo seminare per la crescita di una comunità. E questo è esattamente ciò che questa amministrazione sta facendo con risultati evidenti a tutti e riconosciuti anche al di fuori dei confini della città”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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