L’Istituto Cesana Malanotti (nella foto) in una nota esprime soddisfazione per la recente fissazione davanti al Tar Veneto dell’udienza di discussione – prevista per il 9 ottobre 2019 – per il ricorso relativo ai 200 posti letto per anziani e disabili, chiesti dall’Istituto alle autorità competenti, e mai inseriti nel Piano di Zona dell’Ulss n. 2. L’intera vicenda come si ricorderà ha preso avvio nel 2017 quando l’Istituto, in un quadro di miglioramento della propria offerta di servizi, ha intrapreso un percorso volto a ottenere l’autorizzazione all’apertura di 200 posti letto in più, per anziani non autosufficienti e disabili.
Oltre a rispondere alla crescente domanda locale di servizi assistenziali, tale progetto ha perseguito lo scopo ulteriore di recuperare due immobili storici e di pregio della città di Vittorio Veneto – Ca’ Mocenigo-Zuliani e Villa Papadopoli – proponendo quindi un rilevante intervento di rigenerazione urbana. Nonostante la riconosciuta importanza del progetto, l’Ulss n. 2 e il Comitato dei Sindaci del Distretto di Pieve di Soligo, già nel Piano di Zona del 2017, hanno negato la possibilità di inserire tali posti letto nel Piano di Zona, senza però compiere una valutazione nel merito della proposta, ma rinviandola incomprensibilmente al 2018. “Ciò – scrive in una nota la presidenza – in violazione degli obblighi di ri-pianificazione previsti dal legislatore, oltre che delle relative procedure. L’Istituto si è quindi trovato costretto a presentare ricorso avanti al Tar Veneto per ottenere un effettivo aggiornamento del Piano stesso, mediante l’inserimento dei 200 posti letto richiesti”.
Anche in vista della ri-programmazione per il 2018, l’Istituto ha espressamente rinnovato la propria richiesta di inserimento di 200 posti letto per anziani e disabili, secondo quanto indicato dalla stessa Ulss. Tuttavia, ancora una volta il Comitato dei Sindaci ha rinviato ogni decisione in merito alla richiesta dell’Istituto all’anno dopo, a questo punto il 2019, costringendo nuovamente l’Istituto a presentare al Tar Veneto, lo scorso 23 dicembre 2018 un nuovo ricorso per motivi aggiunti, al fine di ottenere l’annullamento e l’aggiornamento anche del Piano di Zona del 2018. Considerata l’urgenza della questione, il 27 febbraio scorso il Cesana Malanotti ha depositato presso il Tar Veneto un’istanza di prelievo, per ottenere la celere fissazione dell’udienza di discussione.
“I provvedimenti contestati, infatti, oltre ad arrecare un notevole danno economico per l’Istituto – spiega il presidente Maurizio Castro – sono in contrasto con l’interesse pubblico ad una regolare programmazione dei posti letto, quantomai urgente in un territorio come quello dell’ex Ulss 7, stanti le crescenti esigenze di residenzialità e servizi agli anziani. L’accoglimento di tale richiesta da parte del Tar quindi, a pochi giorni dal deposito, non può che essere intesa positivamente dall’Istituto, come segno che il Tribunale amministrativo ha colto l’importanza delle questioni sollevate nel ricorso e la necessità di giungere in tempi celeri ad una decisione sul punto”.
(Fonte: Istituto Cesana Malanotti).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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