Cesana Malanotti, inaugurato il nucleo “Argento”: 200 posti letto e più servizi residenziali

Istituto Cesana Malanotti, inaugurato il nuovo nucleo socio sanitario “Argento”

Il mese di marzo è iniziato in nome della sanità vittoriese: è stato inaugurato oggi, sabato 2 marzo, il nuovo nucleo socio sanitario “Argento” del Cesana Malanotti di Vittorio Veneto.

Le voci all’inaugurazione del Nucleo Argento del Cesana Malanotti – Video di Monica Ghizzo

Saranno 20 i nuovi posti letto, un ampio locale per la mensa esterna e per i dipendenti, una sala per i laboratori degli ospiti, palestre, una nuova cappella “Via Lucis”, 12 uffici amministrativi e 3 sale riunioni, oltre a locali di servizio nello spazio interrato dedicato ai parcheggi coperti e 500 metri quadri tra magazzini e depositi vari. 

Un cantiere iniziato a luglio 2022 e consegnato in 430 giorni, che ha visto l’IPAB di Vittorio Veneto investire 2 milioni di euro in risorse proprie, con l’aggiunta di 1 milione di euro anticipato dalla Regione Veneto mediante il fondo di rotazione per le strutture e gli impianti del settore sociale e socio-sanitario.

Presenti all’inaugurazione del nuovo spazio, il vescovo monsignor Corrado Pizziolo, il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto, la consigliera regionale Sonia Brescacin, il CDA e presidente dell’IPAB Cesana Malanotti, Giuseppe Maso, il direttore dei servizi socio sanitari dell’ULSS 2 Marca Trevigiana Roberto Rigoli e l’europarlamentare Gianantonio Da Re.

“La genesi di questa nuova area è stata prevista nel piano di sviluppo e di integrazione nel territorio dell’Istituto Cesana Malanotti, che proprio lo scorso marzo ha riaperto il bar di Piazza Cesana come spazio di incontro tra la cittadinanza e gli ospiti. Il reperimento dei fondi ha richiesto uno sforzo da parte dell’Ente, che ha impegnato 2 milioni di euro di fondi propri: fondamentale è stata la disponibilità della Regione, che ha anticipato un milione di euro, e ci ha permesso di portare a termine questo importante progetto” dichiara il presidente Giuseppe Maso.

La cittadella di via Carbonera potrà ora ospitare 200 persone, che interagiranno anche con i 25 ospiti del centro diurno la cui apertura è prevista nei prossimi mesi.”La nuova ala permetterà all’Istituto di raggiungere il totale di 325 ospiti, compresi i 100 della struttura di San Vendemiano – conclude Maso -. Un numero davvero importante per il territorio che fa dell’Istituto Cesana Malanotti un importante punto di riferimento per i servizi alle persone anziane e alle loro famiglie”.

La struttura attualmente dà lavoro a circa 150 persone, di cui 100 operatori socio sanitari, 16 infermieri, 8 tra educatori, assistenti sociali e coordinatori, 2 fisioterapisti, uno psicologo, un logopedista, 9 amministrativi, 5 tecnici.

“Il Cesana Malanotti, da moltissimi anni, è una realtà importante per Vittorio Veneto – ha dichiarato il sindaco Miatto -. Mano a mano che le dinamiche di popolazione si invecchiano e aumentano i bisogni in questo senso, la crescita di questa realtà va nel senso che il territorio si aspetta. Dopo anni di arresto dei lavori, è una soddisfazione aver determinato la nuova amministrazione di questo Istituto che ha saputo portare avanti e completare lavori iniziati e mai portati a termine”.

“Accogliamo con favore l’impegno del Cesana Malanotti e di tutti coloro che si sono dati da fare per offrire una struttura al passo con i tempi e che risponda ai nuovi bisogni e che offra una qualità nell’accoglienza, nella cura e nell’assistenza dell’anziano – ha aggiunto Sonia Brescacin -. La regione è a fianco di queste strutture che fanno investimenti importanti di rinnovo dei locali, miglioramento degli spazi e quindi della vita all’interno della struttura. I centri di servizio per gli anziani sono delle colonne portanti del sistema dell’assistenza e cura dell’anziano, assieme agli ospedali e strutture intermedie permettono la continuità delle cure“. 

“Le linee guida europee dicono di istituzionalizzare il meno possibile l’anziano però, è vero anche che, nella nostra zona, l’età è elevata e quindi abbiamo bisogno di queste strutture – ha proseguito Rigoli -. Sempre di più avremo bisogno di integrare queste strutture con l’ospedale, dimettiamo soggetti complicati e, grazie alle nuove dotazioni di queste strutture, è possibile fare assistenza anche a chi ha più patologie. Abbiamo portato avanti dei progetti, come la telemedicina e gli esami di laboratorio, che vengono fatti in loco. Gli obiettivi nostri sono quelli di ridurre il tempo della diagnosi, velocizzare la terapia corretta, riducendo così i ricoveri“. 

Il progetto del nuovo nucleo socio sanitario “Argento”, che conta un totale di 2.230 mq, è stato realizzato dalla ditta Rampin di Padova, su progetto di Studio Mate di San Vendemiano, con la direzione lavori dello Studio Pool Engineering di Conegliano. Oltre agli spazi interni, è stato riorganizzato anche il parcheggio esterno della struttura, che può contare ora su 70 posti auto e una nuova viabilità con accesso da via Palmanova.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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