“Chiediamo fondi per le famiglie in difficoltà”: il caro bollette accende un dibattito tra Pd e giunta. Miatto: “Occorre fare le debite valutazioni”

Il caro bollette è un tema di cui si sente parlare tutti i giorni in famiglia, al lavoro e in città ma che non sembra trovare ancora una soluzione concreta. A Vittorio Veneto non si intravede un fronte comune nemmeno tra Giunta e minoranza consiliare.

Partito Democratico e Marco Dus Sindaco hanno chiesto espressamente all’amministrazione comunale di attivarsi per le famiglie in difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici.

“L’aumento, in alcuni casi esponenziale, del costo delle bollette di luce e gas per le utenze domestiche è sotto gli occhi di tutti – sostengono – e in alcuni casi sta creando enormi difficoltà alle famiglie, specie quelle di reddito più basso. La ‘manovra 2023’ presentata alle Camere nei giorni scorsi dal Governo Meloni non dà risposte sufficienti alla domanda di aiuto delle famiglie in questo ambito e, anzi, la riduzione dello sconto sulle accise sui carburanti ha già prodotto un effetto negativo per quanti, per esigenze di lavoro o scolastiche, devono ricorrere ai mezzi di trasporto privati per spostarsi”.

I consiglieri di minoranza Giulio De Antoni, Barbara De Nardi, Marco Dus e Roberto Tonon hanno depositato nei giorni scorsi una mozione che chiede alla Giunta vittoriese di attivarsi con un bando per fornire sostegno alle famiglie in difficoltà.

“Chiediamo che siano individuati da parte della Giunta, nel bilancio comunale, dei fondi che consentano di distribuire alle famiglie vittoriesi con un ISEE inferiore ai 20 mila euro un contributo tra i 100 e i 250 euro, inversamente proporzionale all’ISEE stesso – spiegano i consiglieri – per aiutarle in questo frangente di difficoltà. Auspicavamo ciò fosse spontaneamente deciso dalla Giunta in una delle variazioni di bilancio votate nelle ultime settimane, ma così non è stato. Abbiamo quindi deciso di depositare questa mozione, che chiede all’amministrazione di attivarsi così come han fatto altre amministrazioni in tutta Italia e chiediamo sia fatto con un bando per cercare di intercettare anche situazioni di difficoltà che possano essere non note agli Uffici”.

La risposta del sindaco Antonio Miatto non si è fatta attendere: “La mia amministrazione si è già mossa in questo senso, ovvero per aiutare diverse componenti sociali in epoca Covid e in questi frangenti. Per fare altro ancora occorre fare le debite valutazioni preventive e le stiamo facendo: un bilancio richiede di valutare le voci in entrata e ‘pesare’ quelle in uscita, e in questo preciso momento non ci riusciamo viste le poste promesse dal Governo ma non ancora quantificate. È soprattutto per questo che quest’anno il nostro bilancio, per la prima volta, lo chiuderemo a gennaio e non prima della fine dell’anno. In base al possibile faremo quanto si potrà (anche se le casse di un Comune non sono capienti quanto si vorrebbe)”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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