È stato presentato oggi giovedì al Museo della Battaglia il ricco programma composto da 130 eventi musicali e culturali denominato “Musica per il paesaggio, Musica nel paesaggio” con il quale un ampio territorio della Marca trevigiana si è aggiudicato il titolo di “Capitale Veneta della Cultura 2023”. Per la prima volta dall’istituzione del premio, a candidarsi e a vincere, su 18 partecipanti, non è stato un singolo Comune ma una rete di città formata da 30 Comuni.
Il ricco palinsesto proposto valorizza e mette a sistema tutte le iniziative che a partire dalla musica evocano e valorizzano le valenze e specificità paesaggistiche, ne definiscono interazioni esaltandone percezioni e emozioni, attivano riflessioni sull’evoluzione della percezione del paesaggio in base a usi, tempi e modi.
Saranno 60 azioni e 130 eventi totali (10 all’alba, 10 al tramonto, 35 che valorizzano luoghi inconsueti e particolari del paesaggio, 30 che valorizzeranno il patrimonio di piccole chiese rurali presenti nel territorio, 18 specificatamente destinati a un pubblico giovanile e due speciali a carattere nazionale, uno a fine luglio e uno a inizio settembre, con artisti nazionali/internazionali in due momenti particolari che ne definiscono il contorno: alba nelle colline e tramonto sul lago). La maggior parte degli eventi musicali coinvolgerà giovani musicisti, alcuni dei quali rappresentano i migliori talenti che il territorio è capace di formare grazie alle tante scuole di musica di alta qualità qui presenti.
Gli eventi saranno distribuiti in tre filoni tematici: musica nei paesaggi naturali (23 azioni per un totale di circa 50 giornate con eventi programmati); musica nei paesaggi costruiti (9 azioni per un totale di circa 25 giornate con eventi programmati); musica nel paesaggio di comunità (27 azioni per un totale di circa 55 giornate con eventi programmati). A queste azioni si aggiungono quelle relative a interventi infrastrutturali nel paesaggio a supporto della fruizione e a servizio della collettività, oltre alle attività di promozione e comunicazione del programma che verranno gestite di concerto tra IPA e Associazione delle Colline Unesco.
“La candidatura del territorio dell’Intesa Programmatica d’Area Terre Alte della Marca Trevigiana e dei comuni che ne fanno parte, con capofila il Comune di Pieve di Soligo, rappresenta la prosecuzione di un percorso collettivo e comunitario di valorizzazione culturale-paesaggistica intrapreso in questi anni, a partire dalla candidatura Unesco delle nostre Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene fino alla partecipazione al bando Capitale italiana della cultura 2022 – ha dichiarato Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene -. Il trait d’union di questo territorio è il paesaggio, un esempio unico nel quale la forte interazione tra uomo e ambiente ne ha determinato l’unicità e le specificità e ne definisce il senso e l’identità. Sarà proprio il paesaggio, di concerto con la musica, a fare da palcoscenico naturale alle 130 iniziative culturali che nei prossimi 8 mesi animeranno le nostre Colline, con l’intento di restituire a residenti e turisti la percezione dei luoghi attraverso la musica e lo stimolo dell’immaginazione attraverso l’ascolto”.
“Identità, cultura, tradizione. Ma anche rispetto dell’ambiente e lo sviluppo di un turismo sostenibile e diffuso. Sono queste le parole chiave di questa assegnazione – commenta Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto -. Le Colline del Prosecco sono una realtà in forte crescita: la Regione Veneto ha, da anni, avviato un lavoro importante che ha portato – con numerosi interlocutori e partner – a sviluppare un territorio una volta relegato a mera produzione agricola. Oggi le Colline sono una realtà riconosciuta a livello mondiale, che attrarrà tanti nuovi visitatori: un modello unico di sviluppo sostenibile, dove l’identità tradizionale si esplica in cultura e passione”.
“Esprimo tutta la mia soddisfazione e quella del territorio per questo prestigioso riconoscimento di Città Veneta della Cultura 2023 – ha sottolineato il presidente di IPA e sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan -. È un’ulteriore occasione di lavoro insieme tra pubbliche amministrazioni, associazioni e istituzioni del territorio nel promuovere e valorizzare gli eventi e la cultura. Ritengo che questa esperienza farà cambiare in meglio la percezione dell’area e sarà volàno per la valorizzazione dei talenti locali. Riuscire ad articolare un programma così ampio, complesso e diffuso non è stato facile, per questo mi sento di ringraziare i sindaci del territorio, l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, tutto lo staff dell’IPA oltre che tutte le associazioni, istituti e fondazioni che hanno dato il loro apporto e lo studio Smartland, e in particolare il professor Federico Dalla Puppa, per aver coordinato il progetto”.
“Molte le tessere del puzzle che si vanno ad aggiungersi. Ognuno deve mettere in comune quello che ha, per far crescere insieme il nostro territorio”, ha aggiunto il sindaco Antonio Miatto. Presenti anche i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Tommaso Razzolini: “Un valore aggiunto che costruisce un patrimonio Unesco e una comunità su fondamenta solide. In questo momento bisogna fare squadra per portare casa i risultati. Abbiamo una crescita turistica quindi bisogna unire le forze. Condividere, far conoscere e valorizzare le eccellenze che abbiamo”.
Gli eventi musicali utilizzeranno come “palco” spazi inconsueti, sia naturali che artificiali, identificativi del paesaggio locale, luoghi spesso inaccessibili o poco utilizzati che grazie agli eventi verranno riconosciuti, fruiti e quindi valorizzati. Lo spazio temporale entro cui verranno organizzati gli eventi risulta un ulteriore aspetto centrale dell’offerta: saranno infatti prediletti momenti inconsueti, all’alba o al tramonto, nelle diverse stagioni come ulteriore elemento in grado di accrescere l’insieme di percezioni che il paesaggio e i suoi elementi possono generare attraverso la musica.
Nella creazione del palinsesto, grande attenzione è stata data anche alla natura contemporanea e tradizionale delle modalità espressive proposte: si alterneranno quindi eventi dalla forte componente innovativa, caratterizzati da tecniche e modalità musicali nuove, ad eventi in grado di valorizzare gli artisti e gli autori che il territorio ha consegnato alla storia della musica, in contenitori e modalità insolite e suggestive e con il coinvolgimento primario delle nuove generazioni. Tra questi non potrà mancare l’omaggio per i 130 anni dalla nascita di Toti Dal Monte, l’artista di Pieve di Soligo più nota al mondo nella prima metà del ‘900, plasmata da Arturo Toscanini come soprano lirico leggero. All’“usignolo della lirica” – così veniva definita l’artista – è ispirato anche il logo realizzato dal grafico Paul Spadetti per celebrare la Città Veneta della Cultura 2023, che vede protagonista proprio un usignolo stilizzato che da sempre vive e canta sulle Colline.
Il palinsesto metterà al centro anche i giovani: la maggior parte degli eventi infatti mira a valorizzare giovani talenti, favorisce processi di accrescimento e sperimentazione tra mondo giovanile e espressioni musicali della tradizione e genera innovazione tra antico e moderno.
La creazione di un’offerta di questo tipo ha l’obiettivo di attrarre target differenti e agganciare all’evento la possibilità di fare “vacanza” nel territorio. La scelta di proporre un’offerta musicale anche in momenti particolari della giornata (alba e tramonto) della settimana (si predilige il pre-weekend) e delle stagioni (non solo primavera ed estate ma anche autunno e inverno), si pone l’obiettivo di incrementare i pernottamenti anche in giorni di meno affluenza e di allungare la permanenza media sul territorio. Un processo che attiva valore per tutte le realtà economiche dell’area: dalle strutture ricettive, a quelle ristorative, commerciali e viticole.
Il palinsesto proposto, che ha ottenuto un finanziamento di 100 mila euro dalla Regione del Veneto, valorizza l’intero territorio: gli eventi sono diffusi in tutti i comuni dell’àmbito. Ciò consente di ampliare lo sguardo sull’attrattività dell’area: la partecipazione a un evento diventa l’occasione per conoscere luoghi meno conosciuti, meno accessibili e meno inseriti nei circuiti turistici, innalzandone così la visibilità. Questo premio è quindi l’occasione per far accrescere la conoscenza del territorio non solo a livello regionale, ma anche nazionale e internazionale.
Un’azione che vede IPA Terre Alte e Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene impegnate in prima linea nella promozione culturale, valorizzazione dei beni e sensibilizzazione per lo sviluppo socio-economico dell’area, oltre che alla costruzione di un’immagine coordinata del paesaggio culturale dell’area Patrimonio UNESCO.
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