Elezione dei nuovi consigli di quartiere il 25 settembre, una sorta di election day in concomitanza con le consultazioni politiche nazionali, ma in sedi separate. Lo ha chiesto con una lettera al sindaco Antonio Miatto la segreteria cittadina del Pd guidata da Fabio Braido a inizio agosto.
Come poteva essere prevedibile la risposta è stata negativa, nel senso che se elezioni dei consigli di quartiere ci saranno, la data sarà diversa.
“E questo – sottolinea Fabio Braido – nonostante la nostra disponibilità a fare i presidenti di seggio e gli scrutatori per non aggravare il lavoro degli Uffici comunali. A mio giudizio sono problemi ampiamente superabili se ci fosse davvero la volontà di farlo ma l’impressione è che si voglia tarpare le ali o addirittura concludere l’esperienza dei Consigli di quartiere a Vittorio Veneto”.
Come si sa il mandato dei Consigli di Quartiere è scaduto a dicembre 2021 e secondo regolamento dovrebbero essere rinnovati entro la fine del corrente anno 2022.
“Il Partito Democratico di Vittorio Veneto – ha scritto Braido nella richiesta – ritiene che i Consigli di Quartiere debbano essere rivitalizzati, partendo proprio dal loro rinnovo e abbiamo ipotizzato in alternativa all’utilizzo dei medesimi seggi delle elezioni politiche, la possibilità di usufruire di locali nella disponibilità del Comune siti nelle vicinanze, come ad esempio la Sala Consiliare del Comune, l’ex biblioteca di San Giacomo di Veglia e l’ex scuola di Santa Giustina. I membri del Partito Democratico di Vittorio hanno dato la propria disponibilità a svolgere le funzioni di presidenti e scrutatori gratuitamente, insieme a tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo”.
C’è il problema che l’amministrazione intendeva apportare delle modifiche al regolamento dei Quartieri e che in questo senso ci sono state proposte dai presidenti in carica, ma ancora non sono state ufficializzate.
Probabilmente la risposta negativa è dovuta questo fatto, come spiegherebbe la posizione del sindaco Miatto, che infatti la conferma: “Ho preso atto della lettera della segreteria del Pd, ma come ho ribadito sarebbe lavoro suppletivo per i nostri già esausti Uffici. D’altro canto – continua – so che elementi di “distrazione” dalle Elezioni programmate come potrebbe essere l’elezione dei consigli di quartiere, non sono molto ben visti dalle Prefetture. Aggiungiamo anche che le nuove regole non sono ancora pronte, per cui concludo che ci faremo i Consigli di Quartiere nuovi con più calma e per conto nostro fra poco nei prossimi mesi”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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