I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, hanno svolto diversi controlli volti a verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e la regolare occupazione dei lavoratori. L’attività ispettiva ha riguardato principalmente il settore dell’edilizia, ma ha interessato in parte anche i pubblici esercizi.
Nel corso dei controlli, svolti su tutto il territorio provinciale, sono state riscontrare diverse violazioni in materia giuslavoristica e di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che hanno portato, nel complesso, alla sospensione di tre attività imprenditoriali, due delle quali per gravi violazioni sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e una per lavoro “nero”.
In particolare, nei pressi di un cantiere edile a Montebelluna, un’azienda – oltre a impiegare i propri lavoratori in lavorazioni in quota, senza aver predisposto alcun sistema di protezione contro il pericolo di cadute verso il vuoto -, non aveva redatto il Piano Operativo di Sicurezza, documento fondamentale per poter operare in sicurezza all’interno del cantiere. Nella circostanza, l’Arma ha proceduto immediatamente alla sospensione dell’attività imprenditoriale sino alla regolarizzazione delle inadempienze riscontrate.
Analogamente, sempre in un cantiere edile della stessa città, un’altra azienda è stata sospesa perché alcuni lavoratori stavano operando in quota senza utilizzare idonei sistemi di protezione individuale atti ad eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto.
Complessivamente, durante i controlli svolti nel settore edile, sono state individuate e sanzionate 8 aziende per violazioni inerenti la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra le varie mancanze, oltre a quelle già evidenziate, sono state rilevate inadempienze inerenti l’omessa vigilanza sull’utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori, l’omesso aggiornamento del Piano Operativo di Sicurezza e l’omessa vigilanza sul corretto utilizzo delle attrezzature da lavoro.
Infine, nell’àmbito delle verifiche che hanno interessato gli esercizi pubblici, durante un controllo svolto all’interno di una pasticceria di Vittorio Veneto è stata riscontrata la presenza di una lavoratrice “in nero” intenta a servire ai tavoli.
Nel complesso, l’attività ispettiva ha permesso di evidenziare la presenza di numerose violazioni, a seguito delle quali sono state riscontrate sanzioni per circa 90 mila euro.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri)
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