Autostrade per l’Italia annuncia, e conferma, la riapertura al traffico del fornice chiuso il 7 maggio.
Avrebbe dovuto riaprire già a luglio, ma poi Autostrade ha deciso di dare seguito a ulteriori lavori annunciando il nuovo termine del 15 novembre, confermato. L’intervento all’interno della galleria sud del Monte Baldo non è però concluso.
Il cantiere riprenderà nella seconda metà di marzo 2022, con l’impegno di Autostrade di eseguire le lavorazioni solo nei giorni feriali, rimuovendo il cantiere nei fine settimana.
Tirano dunque un sospiro di sollievo, dopo mesi di disagi e code materializzatisi soprattutto nelle giornate da bollino rosso e negli orari di punti, pendolari e vacanzieri diretti alla montagna.
“A partire dalle 18 del 15 novembre tornerà pienamente percorribile il tratto tra il Km 58+350 e il Km 52+288 dell’A27 Mestre-Belluno precedentemente chiuso per consentire le attività di ammodernamento condotte all’interno del fornice sud della galleria Monte Baldo. Grazie alla rimozione dello scambio di carreggiata, sarà nuovamente garantito l’utilizzo di tutte le corsie disponibili al traffico per tutta la stagione invernale” annuncia Autostrade per l’Italia.
La società, nell’ambito di un programma di ammodernamento dell’intera rete nazionale di Autostrade per l’Italia, ha deciso di investire sul fornice sud della galleria Monte Baldo oltre 16 milioni di euro, intervenendo su circa 30mila metri quadrati della calotta di rivestimento
Al momento i lavori hanno riguardato il consolidamento di quasi 2 chilometri di tunnel sulla base degli esiti di verifiche specialistiche condotte secondo i più recenti standard definiti dal Ministero delle infrastrutture.
“Ringrazio le maestranze che hanno lavorato ininterrottamente in questi mesi per poter portare avanti le attività nel minor tempo possibile – afferma Luca Della Longa, direttore di Tronco di Udine di Autostrade per l’Italia – Il piano di ammodernamento delle gallerie che Aspi sta portando avanti su tutta la rete di sua competenza prevede interventi invasivi che necessitano di essere svolti in continuità e con l’impiego di mezzi imponenti, caratteristiche che richiedono necessariamente la chiusura al traffico del fornice interessato dai lavori. Per questo voglio ringraziare anche i cittadini di Vittorio Veneto, i sindaci e le istituzioni del territorio che ci hanno supportato nelle fasi più invasive di questi cantieri”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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