Il movimento del calcio femminile si è mosso concretamente anche a livello locale, fa ancora discutere il caso di Aurora Leone dei The Jackal che, alla vigilia della Partita del Cuore 2021, è stata esclusa dalla Nazionale italiana cantanti perché donna.
Anche la società di calcio femminile di serie C della Permac Vittorio Veneto ha voluto esprimere vicinanza ad Aurora, condannando ogni fenomeno discriminatorio verso le donne, tramite un post nei social dove raffigura la giocatrice veterana Laura Tommasella del team tapparsi le orecchie da insulti e provocazioni di sfondo sessista.
“Qui a Vittorio ci battiamo contro queste problematiche da quasi 40 anni. – affermano dai vertici del team rossoblù – E lo facciamo, da sempre, con grande cuore, tanto sudore, copiosi sacrifici e immensa passione, contro tutti i più beceri cliché“.
“Il calcio è di tutti. Il campo è per tutti. Per il Medioevo, culturale e mentale, c’è posto solo “in tribuna”” affermano dal collettivo sportivo vittoriese.
“Abbiamo scelto di raffigurare Laura Tommasella come simbolo del post – affermano – proprio perché c’è ancora chi gioca ancora alla soglia dei 40 anni, andando a contrastare tutti gli storici pregiudizi”.
Una presa di posizione netta da parte della Permac che, ancora una volta, si dimostra solidale verso questo tipo di problematiche.
“Ancora è ineccepibile che nel 2021 succedano queste cose – precisano – Ma non parliamo solo del caso di Aurora, anche di casi isolati e che succedono nel mondo del calcio femminile al giorno d’oggi. In altri paesi ad esempio si dà molto più spazio e importanza al movimento calcistico femminile, cosa che qui non accade“.
La speranza è che una maggior attenzione dal punto di vista dell’opinione pubblica verso questo tipo di episodi possa far riflettere la gente, in un’Italia che è ferma, riguardo al pensiero sul calcio femminile, a molti stereotipi.
(Foto: Permac Vittorio Veneto).
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“Da quando in qua le donne giocano a calcio?”, la Permac Vittorio Veneto esprime vicinanza ad Aurora Leone dei Jackal: “Il calcio è di tutti”
