“Ridimensionamento” in vista per la Diocesi di Vittorio Veneto? Con possibile “smembramento” (in particolare dei suoi territori non trevigiani), se non addirittura il caso estremo di un “accorpamento” a una Diocesi vicina, come potrebbe essere quella di Treviso?
I punti interrogativi, al momento, sono d’obbligo, ma che i termini riportati tra virgolette nel paragrafo precedente siano quantomeno un’ipotesi e non – a priori – una “fake new” è emerso ieri giovedì nel corso della conferenza stampa di inizio anno della giunta comunale.
Quando infatti all’amministrazione è stata rivolta la domanda su eventuali riscontri a tali ipotesi, la sindaca Mirella Balliana non ha strabuzzato gli occhi ma ha risposto nel merito, pur precisando di non avere sentito “questo tipo di indiscrezioni”.
“In un contesto di piena autonomia della chiesa – ha premesso la prima cittadina vittoriese – è importantissimo che la Diocesi di Vittorio Veneto rimanga a sé, anche perché ha una storia alle spalle e quindi deve assolutamente essere preservata. Se può esserci un intervento da parte nostra, come amministrazione comunale, sarà a favore della sua permanenza: siamo assolutamente fermi sul fatto che la Diocesi vittoriese rimanga, e rimanga qui. Con essa abbiamo un buon rapporto, di rispetto e stima, che include vescovo e sacerdoti, però teniamo anche ben distinti i due ruoli”.
Le ipotesi/indiscrezioni di cui sopra hanno fatto capolino (anche in municipio, come si è visto) in un periodo in cui la Diocesi di San Tiziano è vacante, avendo Papa Francesco accettato le dimissioni, per raggiunti limiti di età, del vescovo uscente monsignor Corrado Pizziolo (originario della Diocesi di Treviso), contestualmente nominato dalla Santa Sede “amministratore apostolico” fino al 30 gennaio prossimo, giorno precedente la partenza dello stesso Pizziolo per il Brasile, dove raggiungerà il sacerdote diocesano don Paolo Salatin in missione. Tutto ciò sta avvenendo in pieno anno giubilare, inaugurato in Cattedrale domenica scorsa.
“Per quanto riguarda il nome del nuovo vescovo, non ci sono notizie né informazioni ufficiali da rendere note” ha comunicato l’Ufficio stampa della Diocesi vittoriese a margine dell’annuncio della “sede vacante”. Dietro le quinte, tuttavia, autorevoli indiscrezioni lasciano pensare a un monsignore (originario di una diocesi veneta ma conosciuto e operativo anche fuori regione, nonché relativamente “giovane”) già designato come successore di Pizziolo come inquilino del Castello di San Martino.
“Dal punto di vista territoriale – ha osservato il vicesindaco con delega all’urbanistica Marco Dus – la Diocesi ha numerosissimi immobili sul nostro territorio (penso al Seminario vescovile, al Collegio Dante, ma anche a diverse sacrestie). Parte di questi sono in corso di valorizzazione da parte loro ed è in corso una collaborazione sotto l’aspetto amministrativo per consentire una rinascita di alcuni di questi immobili che fanno parte a pieno titolo del nostro tessuto urbano”.
(Autore: Luca Anzanello)
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