Il nuovo numero, l’ottavo, dell’Archivio Storico Cenedese, rivista annuale di studi storici per tutto il territorio compreso tra Piave e Livenza, è uscito dalla tipografia ed è ora disponibile. Il volume, il più corposo della serie, con le sue 350 pagine, conferma l’alto livello degli articoli e lo standard qualitativo che ha sempre contraddistinto la rivista e l’ha fatta apprezzare in centri di ricerca italiani ed esteri.
Un anno di lavoro, di ricerche e di revisioni, e il confermato sostegno di Banca Prealpi SanBiagio portano al lettore un bottino di 8 nuovi articoli: tre studi, due saggi più puntuali, due brevi interventi e un pezzo finale sulle ultime novità storiografiche del territorio.
Nei tre studi iniziali si toccano epoche ed argomenti molto diversi.
Con l’articolo di Manoel Maronese, dedicato ad alcuni componimenti inediti dell’opitergino Ottavio Melchiori, si aggiunge una perla all’ormai ricca collana di ricerche che l’Archivio Storico Cenedese ha riservato agli umanisti del Veneto orientale, territorio che ha offerto tantissimo alla cultura cinquecentesca italiana ed europea ma il cui contributo è al momento ancora poco conosciuto.
Giovanni Tomasi ci porta poi in viaggio con l’alfiere Giovanni Trojer lungo la costa croata e dalmata della prima metà dell’Ottocento. Attraverso il diario del Trojer, che nel 1838 guidava il suo reggimento nel trasferimento a piedi da Treviso a Cattaro, e attraverso le preziose tracce, storiche, etnografiche, culturali, che Trojer abbozza nelle sue note possiamo ricostruire un quadro dell’altra sponda adriatica, territorio di cui abbiamo poche testimonianze dirette.
Giampietro Fattorello, infine, ci porta nella letteratura e nella contemporaneità, presentandoci il suo studio sulla poesia di Luciano Cecchinel, un importante saggio, forse il primo di questa ampiezza sul poeta di Revine, che riflette criticamente sulla personalissima fissione realizzata da Cecchinel tra contenuto e linguaggio: Fattorello avvia un’approfondita analisi, che continuerà nel prossimo numero, di tutto il percorso di opere dove il dialetto, riuscendo a trasmettere insieme il senso dello spazio e del tempo, diventa per Cecchinel il miglior strumento possibile per cercare di cogliere immagini sfuggenti.
La sezione Comunicazioni è occasione per due interessanti incursioni nella parte più orientale della nostra zona di studio, una nella storia dell’arte rinascimentale a Brugnera e l’altra nella vita di paese di fine Settecento a Portobuffolè. Stefano Aloisi ci introduce infatti una panoramica dell’arte tra Ceneda e Concordia tra Rinascimento e Maniera, mentre Luigi Floriani offre uno spoglio dei rogiti del notaio Francesco Quarantotto (1725-1809) e, attraverso di essi, uno spaccato della Podesteria di Portobuffolè nei suoi principali momenti e spazi sociali: un matrimonio, un contratto di affitto, una compravendita, elenchi tratti da estimi e inventari che restituiscono la vita quotidiana in villa e nei “casoni”.
Chiudono il volume un intervento di Adriano Miolli sulle recenti pubblicazioni dedicate alla storia di Vittorio Veneto, un nota di Giampaolo Zagonel sul poemetto Stefania (1837) di Luigi Chiesurini, unico caso di pubblicazione sequestrata e distrutta dalla polizia austriaca, e un articolo di Elisabetta Gastaldi su Ernesto Mattiuzzi e la recente mostra a lui dedicata a Padova nel 2021.
La rivista che racconta la storia della Marca è presente nelle biblioteche del territorio ma anche in importanti istituti italiani e internazionali: Max Planck Institut di Firenze, Harvard College Library di Boston, Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, British Library, Library of Congress di Washington, Biblioteca della Fondazione Cini di Venezia, Biblioteca Hertziana di Roma, per citarne alcuni. Si può trovare nelle librerie del territorio o direttamente sul sito, al prezzo di 25 euro.
L’Archivio Storico Cenedese dà appuntamento a tutti gli appassionati di storia a settembre per la presentazione del numero 8.
(Foto: Giampaolo Zagonel).
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