Sarà lutto cittadino nei Comuni di Mareno di Piave e Santa Lucia di Piave domani, venerdì 9 settembre: i sindaci Gianpietro Cattai e Fiorenzo Fantinel lo hanno disposto per il giorno in cui suor Maria De Coppi sarà ricordata con una messa di suffragio nella chiesa di Ramera alle 18.30.
La missionaria comboniana uccisa in un barbaro attentato terroristico nella notte tra il 6 e il 7 settembre in Mozambico (qui l’articolo) era nata nel 1939 a Santa Lucia e si era poi trasferita con la famiglia a Ramera. Nelle ore successive alla notizia della morte, diverse voci si sono unite nel ricordare la figura della religiosa, a partire dal cugino Pietro e da suo figlio Paolo, noto medico e ricercatore di fama internazionale, oltre che il parroco don Adriano Zanette, attraverso il quale suor Maria si teneva in contatto con la comunità (qui l’articolo).
Intanto, arriva la spietata conferma della matrice terroristica dell’agguato dell’altra notte: secondo la Bbc, l’Isis ha pubblicato su Telegram la rivendicazione dell’attacco, in cui, oltre alla suora diocesana, sono morti altri tre cristiani. Nel suo comunicato, come precisa l’emittente britannica, l’Isis afferma di aver ucciso la suora perché si era “impegnata eccessivamente nella diffusione del Cristianesimo”. L’organizzazione ha anche reso noto che i suoi militanti hanno bruciato una chiesa, due veicoli e “altre proprietà” della missione. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio in relazione alla morte di suor De Coppi: il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, è stato affidato al pool dell’antiterrorismo e le indagini sono state affidate ai Carabinieri del Ros.
Nell’epigrafe, hanno dato l’annuncio della morte i familiari – le sorelle Dina e Lucia, il fratello Paolo, i cognati Ivana e Vittorio e i nipoti – assieme ai missionari Comboniani. Il funerale sarà celebrato domani venerdì 9 settembre in Mozambico, dove poi suor Maria sarà sepolta nel cimitero di Carapira. La messa di suffragio a Ramera alle 18.30 sarà celebrata “in comunione con la Chiesa mozambicana”. Inoltre, una veglia di preghiera presieduta dal vescovo Corrado si terrà mercoledì 14 settembre alle 20.30 nella chiesa di Ramera.
Significativa la frase riportata nel necrologio, a firma di San Daniele Comboni, fondatore dell’ordine missionario a cui suor Maria apparteneva: “Voglio donne coraggiose e determinate, che rischiano la loro vita per Cristo e la Missione”. Si può descrivere proprio così l’esistenza di suor De Coppi, che si è spesa a lungo e senza riserve a favore dei più bisognosi, in particolare del Mozambico, dove operava da 59 anni.
“Poche settimane fa mi aveva detto che non sarebbe riuscita a vivere in nessun altro posto – ha raccontato la nipote di suor Maria sul sito delle Comboniane, suor Gabriella Bottani – Quando lo scorso anno ha lasciato l’Italia per tornare nella sua amata Chipene, zia era cosciente che questa poteva essere la sua ultima vacanza a casa; sapeva che, considerata l’età, avrebbe potuto morire non solo di malattia, ma anche a causa della violenza che imperversa nella zona nord del Mozambico, una zona del mondo vittima dello sfruttamento delle risorse naturali, in particolare del gas. Capivo questa sua esitazione: lasciare Chipene, era per lei come perdere la vita”.
La missionaria scomparsa era cugina di madre Maria Agnese De Coppi, nativa di Tarzo, mancata poche settimane fa dopo 75 anni vissuti nel Monastero cistercense di San Giacomo di Veglia (qui l’articolo). Lo stesso istituto di clausura, condividendo la notizia dell’uccisione di suor Maria, ha scritto: “Un incontro in Paradiso. Sr. Maria De Coppi e la nostra Madre Agnese De Coppi, sua cugina, ora contemplano insieme il Volto del Padre”.
Suor Maria De Coppi è morta uccisa in missione a pochi mesi dalla beatificazione del primo martire della diocesi di Vittorio Veneto, padre Cosma Spessotto (qui l’articolo), nativo di Mansuè e assassinato durante la guerra civile di El Salvador. La Chiesa di San Tiziano aveva pianto anche la brutale scomparsa delle suore saveriane Lucia Pulici, Olga Raschietti e Bernadetta Bogian, avvenuta in Burundi nel settembre 2014: tutte e tre, separatamente, avevano trascorso dei periodi nella comunità di Ceggia, prima di ripartire per le loro missioni.
(Foto: Facebook Suore Missionarie Comboniane).
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