Domenica tornano i treni fra Conegliano e Belluno: cresce l’offerta del trasporto pubblico tra pianura e montagna

Da domenica si torna a viaggiare sui binari tra Conegliano, Vittorio Veneto, l’Alpago e Belluno. E con il ritorno dei treni aumenta anche l’offerta del trasporto pubblico, proprio in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico.

Ancora pochi giorni e i bus sostitutivi dei treni cesseranno il loro servizio, che durava da un anno, tra il capoluogo dolomitico, la città della Vittoria e quella del Cima.

Anche se non si è ancora concluso, infatti, il cantiere per l’elettrificazione della linea è giunto a un punto di avanzamento tale per cui le maestranze possono lavorare anche con i treni in circolazione.

Domenica 13 settembre i convogli (per ora e fino ai primi mesi del 2021 ancora diesel) torneranno in servizio lungo il Menarè e oltre con l’orario festivo, leggermente ridotto rispetto a quello feriale che scatterà lunedì, primo giorno di scuola.

Fino al 12 dicembre, di norma, i treni feriali per Belluno partiranno da Conegliano alle ore 6.41, 7.41, 8.41, 9.41, 11.41 (corsa effettuata con autobus), 12.41, 13.41, 14.41, 15.41, 16.41, 17.41, 18.41, 19.41, 20.41 e 22.01 (autobus).

Da Belluno partenze per Conegliano alle 5.20, 6.20, 7.20, 8.20, 9.20 (autobus), 10.20, 12.20, 13.20, 14.20, 15.20, 16.20, 17.20, 18.20, 19.20, 20.20 (autobus). I collegamenti giornalieri tra i due capolinea saliranno così, nei giorni lavorativi, dagli attuali 9 a 15. Spicca, nel nuovo orario, l’inserimento di bus a coprire le fasce giornaliere nelle quali l’utenza è scarsa.

Per festeggiare la riapertura della linea e la sua ormai prossima elettrificazione, l’associazione Ferrovie Arrugginite ha organizzato nella stazione di Vittorio Veneto due giorni di eventi, sabato 12 e domenica 13 settembre, con il clou sabato alle 20.30 nella sede della protezione civile Ana (ex magazzino merci) con la conferenza su passato, presente e futuro della ferrovia vittoriese.

I lavori lungo la Conegliano – Belluno, in particolare nel segmento vittoriese, hanno suscitato anche qualche interrogativo. Un cittadino, per esempio, si è chiesto come mai a Ceneda i cavalcaferrovia di via Da Ponte e via Labbi non siano stati adeguati e messi in sicurezza come quello di via Lioni.

L’amministrazione vittoriese ha specificato che gli interventi sui ponti minori rientrano tra gli impegni in carico a Rfi ma che non risultano problemi statici ai ponti stessi, i quali abbisognano comunque di manutenzione, in particolare nei parapetti.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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