Il nostro territorio si arricchisce di nuove presenze faunistiche che sviluppano interesse negli esperti: oltre al lupo in Cansiglio, anche l’aquila dei serpenti.
A svelare la notizia l’ornitologo Roberto Guglielmi, alla vigilia dell’uscita di un suo libro che verrà presentato nell’ambito della rassegna autunnale di Cinemaeambiente giovedì 22 ottobre al Palafenderl di Vittorio Veneto.
Guglielmi, da studioso e osservatore, rivela dunque che le nostre colline, dal vittoriese a Valdobbiadene in pieno territorio Unesco, sono abitate anche dal Biancone, nome scientifico Circaetus gallicus.
Si tratta infatti di un uccello affascinante, come tutti i rapaci, appartenente alla famiglia delle aquile. E’ un’aquila a tutti gli effetti. Guglielmi è riuscito a monitorare infatti tre coppie che nidificano sulla fascia pedemontana che va dal Cansiglio fino al Montegrappa. E ne ha fatto anche un libro “Il Biancone nell’alto trevigiano”, frutto di sei anni di appostamenti e appunti.
Il Biancone è chiamato “L’Aquila dei serpenti” perchè si nutre esclusivamente di questi animali e raggiunge un’apertura alare di quasi due metri. È un uccello migratore che trascorre l’inverno nella fascia a sud del Sahara che raggiunge percorrendo la Costa della penisola Iberica per poi attraversare lo stretto di Gibilterra.
Ha trovato da noi il terreno adatto a prolificare, ma non troppo. Le tre coppie dal Monte Grappa al Cansiglio, e su circa 450 chilometri quadrati, avrebbero i nidi distanziati di una dozzina di chilometri tra loro, e questo soprattutto per la presenza umana troppo elevata. Nell’habitat naturale, dove l’uomo non mette mano, gli esperti dicono che nidificano a circa 4 chilometri uno dall’altro.
Ed è una specie da tenere protetta perché utile e perché la femmina depone un solo uovo, aumentando la difficoltà di mantenimento della specie.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Roberto Guglielmi).
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