Dopo la morte di Tito Tolot emerge la proposta di un premio per i vittoriesi che si distinguono in campo socio-culturale

In città manca un premio per chi si distingue per iniziative civiche, sportive e culturali“.

Lo sostiene, tra le decine di commenti social sulla scomparsa del professor Tito Tolot, l’ex assessore alla cultura Fabio Girardello. Una proposta che ha già iniziato a ottenere pareri favorevoli tra i vittoriesi e che un giorno potrebbe trovare una sua “istituzionalità”.

Venerdì mattina, nel Duomo di Serravalle, è stato celebrato il funerale di Tolot, scomparso all’inizio della settimana all’età di 93 anni. Numerosi sono stati i vittoriesi e non solo che hanno voluto porgere le condoglianze alla famiglia dell’ex docente e vicesindaco, che molte energie ha speso per la tutela e la valorizzazione del centro storico di Serravalle.

“È stato mio insegnante alle medie. Durante le sue lezioni la sua autorevolezza, umanità e preparazione ci incantavano” il ricordo scritto da Bruno Marchetto nella pagina Facebook del presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio, che a Tolot ha dedicato un lungo e toccante ricordo. “L’unico professore di applicazioni tecniche che utilizzava la mano come compasso… grande maestro di vita, entusiasta di insegnare e formare i giovani” aggiunge Fabio Ceotto.

Girardello, serravallese ed ex assessore al turismo proprio come Tolot, dopo avere definito quest’ultimo “un grande uomo” ha lanciato il sasso: “A Vittorio Veneto manca un premio con cui si onorano coloro che si sono distinti per iniziative civiche, sportive e culturali. Sarebbe importante”.

Un’idea che ha già ricevuto i primi “mi piace” e le prime condivisioni, tra le quali quella di un’altra vittoriese, Marisa Maglio, che lancia un’altra proposta: “La creazione del centro sociale Piazzoni Parravicini è stata e sarà sempre una grande iniziativa che dovrebbe portare il nome del suo fondatore”. Ovvero Tito Tolot.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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