“È ora di dire basta agli ospedali Covid”: mercoledì un incontro pubblico in biblioteca civica

I riflettori della politica tornano ad accendersi, come accade periodicamente, sul presente e soprattutto sul futuro dell’ospedale vittoriese. Rinascita Civica, Partecipare Vittorio, Sinistra Italiana, Coalizione civica di Treviso e Il Veneto che vogliamo hanno organizzato per mercoledì 15 giugno con inizio alle 20.30, nella biblioteca civica di Ceneda, un incontro pubblico sul tema “Senza ospedale non c’è futuro! Senza sanità pubblica non c’è futuro! Difendiamo la sanità pubblica, salviamo l’ospedale di Vittorio Veneto”, con la partecipazione del consigliere regionale Elena Ostanel.

Mirella Balliana, consigliere comunale di minoranza a Vittorio Veneto, spiega il punto di vista suo e degli organizzatori dell’incontro: “Negli ultimi anni abbiamo visto nel nostro ospedale tagliare personale, ridurre o trasferire reparti (laboratorio, traumatologia…), funzionare a singhiozzo il punto nascite, sospendere i ricoveri in pneumologia, ridurre i posti letto per acuti e aumentare quelli per non acuti.

I quattro posti di terapia intensiva permanenti nessuno invece li ha ancora visti (benché previsti dalla Regione e richiesti da 15 mila firme nel 2013). Resta forte la preoccupazione che si intenda trasformarlo in una struttura per non acuti (con prevalenti funzioni ambulatoriali, riabilitative, di chirurgia programmata), tanto più dopo la sua destinazione a ospedale di riferimento per il Covid per l’Ulss 2, che ne ha determinato la chiusura per quasi due anni e frappone ostacoli al suo normale funzionamento tuttora e non si sa ancora per quanto.

Pensiamo che sia ora di dire basta agli ospedali Covid: ogni ospedale deve essere strutturato e organizzato con spazi e percorsi riservati, in modo da poter erogare sempre le cure a tutti i malati, contagiati e non contagiati. Nessun paziente deve trovare un ospedale, un reparto, un servizio chiuso per Covid (o per altra emergenza sanitaria)!”.

Balliana e gli altri organizzatori dell’incontro credono che sia “ora di dire: basta ospedali Covid! Ogni ospedale deve essere strutturato e organizzato con spazi e percorsi riservati, in modo da poter erogare sempre le cure a tutti i malati, contagiati e non contagiati. Nessun paziente deve trovare un ospedale, un reparto, un servizio chiuso per Covid o per altra emergenza sanitaria. E’ giunto il momento per i cittadini del Vittoriese di riprendersi il “controllo civico” della loro salute”.

Antonio Miatto, sindaco di Vittorio Veneto e veterinario dell’Ulss 2 in pensione, per il momento non assicura una sua partecipazione all’incontro ma ricorda che “in questo periodo si cerca di escogitare soluzioni per minimizzare il danno del deficit di personale sanitario, che non interessa di certo solo la nostra città. La programmazione nazionale è stata sbagliata e non è una novità di oggi, posto che già 15-20 anni fa ci accorgemmo che si sarebbe arrivati a questo punto”.

Sul punto nascite del nosocomio di Costa, tema storicamente caro a tutti i vittoriesi, il primo cittadino apre una riflessione: “Il reparto resterà ma ci chiediamo, con la scarsità di personale che c’è, fino a che punto possa servire. Se una persona ha una figlia che deve partorire, vorrebbe che il reparto a cui si affida fosse attrezzato con tutto ciò che è necessario per intervenire in caso di problemi. Anche questo, perciò, è un aspetto che va analizzato bene”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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