Elisoccorso notturno, l’appello dalla Pedemontana: servizio indispensabile

Silvano De Nardi, presidente del consiglio di quartiere Val Lapisina, e Daniele Dal Mas, del Comitato uniti per Valsalega, lanciano un appello alla provincia di Treviso e i Comuni: “Avviate anche a Treviso la sperimentazione per il volo notturno dell’elisoccorso”.

Paolo Rosi, direttore del 118 di Treviso, si sta anch’egli occupando della questione: considerati i dati da lui forniti sulla mole degli interventi svolta dall’elisoccorso di Treviso, che sembrerebbero essere anche maggiori rispetto a quelli della vicina provincia di Belluno, per De Nardi e Dal Mas “il servizio di elisoccorso per la nostra Provincia è indispensabile”.

“Le aree pedemontane – proseguono i due – come Cesen, Pianezze, Pian de le Femene, Val Lapisina (ai piedi del Col Visentin) e Verdil, oppure le zone a ridosso del Cansiglio, Pizzoc, Pian della Pita, Taffarel, presentano un’orografia particolare, dove magari l’intervento dell’elisoccorso ridurrebbe di molto i tempi nei casi di emergenza, poiché vi sono località, come in Cansiglio o a Valdobbiadene, dove per arrivare al Pronto Soccorso un’ambulanza ci impiega più di 25 minuti”.

Sempre per i due promotori, i casi di incidenti e soccorsi in quota si verificano settimanalmente anche per l’incremento del turismo che è avvenuto in questi anni. In più è una zona dove gli eventi sismici sono una possibilità concreta ed è per questo necessario essere preparati. 

“Abbiamo scritto ai sindaci, al direttore dell’Ulss e alla Regione per richiedere la sperimentazione dell’elisoccorso notturno, come sta facendo anche il soccorso alpino di Belluno e l’Ulss di Belluno per Pieve di Cadore”, concludono Dal Mas e De Nardi sulla vicenda, sperando di essere ascoltati.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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