“Emergenza” topi morti rientrata: non se ne trovano più da diversi giorni. Miatto: “Esclusa anche la morte per avvelenamento”

La moria di topi registrata da inizio maggio e per settimane in Vallata e nel vittoriese, e poi estesasi anche al vicino pordenonese, almeno per il territorio trevigiano pare rientrata.

“Non arrivano più topi morti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie – fa il punto il sindaco di Vittorio Veneto e veterinario Antonio Miatto -. Pur avendo invitato tutti i miei colleghi sindaci a segnalare all’Ulss 2 e a consegnare esemplari di topi morti, ormai da giorni non ci sono più segnalazioni, né rinvenimenti”.

Dopo un mese il problema della moria di topi che ha allertato una parte della popolazione pare rientrato. Un fenomeno che, a quanto pare, si è auto regolato.

Probabilmente la tesi più plausibile è quella di un surplus di esemplari generato da un’abbondante presenza di cibo, tecnicamente si parla di “pullulazione”, che ha generato un “surplus-killing” cioè i predatori hanno ucciso più di quanto siano in grado di consumare.

Le analisi sulle carcasse consegnate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie si sono nel frattempo concluse.

Dopo aver escluso che i topi sono morti a causa di un batterio o di un virus, “anche gli esami tossicologici hanno dato esito negativo” rende noto il sindaco Miatto.

Esclusa dunque che la morte dei topi sia stata causata da pesticidi, rodenticidi, stricnina e metaldeide.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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