Erba troppo alta al parco giochi, fontanella a secco: la protesta corre sul web. Fasan: “Priorità alle scuole, poi parchi e cimiteri”

Nella pagina Facebook del gruppo consiliare “Rinascita Civica – Partecipare Vittorio” è stato pubblicato martedì 30 agosto un post intitolato “Parco giochi di Ceneda inagibile per l’erba troppo alta. Vegetazione incolta vuol dire pericolo zecche”.

Ad accompagnare il testo ci sono delle foto che ritraggono questo luogo all’apparenza abbandonato, dove ha preso il sopravvento la natura selvaggia.

Non sono solo i giardini pubblici ad essere abbandonati all’incuria ed al proliferare di erbacce – recita il post – ma anche quelli che dovrebbero essere i luoghi di svago per i più piccoli. Ci è stato segnalato da una nonna, che si era recata con i nipotini al parco giochi di Ceneda, della situazione in cui versa quello spazio pubblico“.

“Le erbe selvatiche che arrivano ai piedi degli scivoli – continua – ed il tavolo con le panchine che fra non molto verranno sommerse dall’erba. Il parco giochi, situato dietro la scuola primaria Ugo Foscolo, è stato realizzato da poco, ma a quanto pare è stato anche immediatamente abbandonato dalla pubblica amministrazione. Si dirà, come è stato già detto per i giardini del centro, che mancano gli operai in Comune e che quello o quelli (non si è ben capito dalle dichiarazioni dell’amministrazione quanti siano) sono giustamente in ferie”.

“Ma se questa è la situazione – si legge alla fine del post – perché il Comune non dà in gestione ad una delle tante associazioni vittoriesi la manutenzione di questo spazio dedicato ai più piccoli? Miatto lo sa bene che ovunque ci sia vegetazione incolta c’è il pericolo delle zecche. Per la cronaca la nonna con i nipotini se ne sono andati al Parco Papadopoli (quello per cui non si sta facendo nulla se non pensare di venderlo) anche se lì non ci sono i giochi per i bambini“.

Pochi giorni prima, venerdì 26 agosto, il problema dell’erba incolta era già stato evidenziato dalla medesima pagina Facebook, secondo la quale nel territorio vittoriese gli spazi verdi sono stati abbandonati (qui l’articolo).

L’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan ha risposto affermando che “ci sono delle priorità, e ad oggi sono le scuole che stanno riaprendo. A seguire ci sono i cimiteri che hanno già delle date programmate ad inizio anno. Penso però che già da domani inizieremo con i parchi. Abbiamo 9 cimiteri e 14 parchi, oggi a Porta Cadore ci sono gli addetti a tagliare l’erbe sulle aiuole ma non avendo abbastanza personale che copra tutto il nostro vasto territorio, è ovvio che stiliamo una scaletta di priorità”.

Inoltre, nella pagina Facebook “La Vittorio Veneto che vorrei: lo spazio dei cittadini” un’utente ha espresso il suo rammarico nel vedere non in funzione la fontanella accanto al polo scolastico di via Pontavai.

“‘Date da bere agli assetati’ dicevano – scrive l’utente in questione -. Tutto bello ma la fontana è ancora chiusa. Scusate ma non si può vicino ad una palestra, alla scuola, al campetto da giochi, e che cavolo! Senza parlare poi del bel ricordino che qualche ‘due gambe’ ha lasciato…  sì perché il mio cane non si pulisce con la carta! Che tristezza sto mondo di maleducati!“.

Fasan replica spiegando: “Ho verificato con l’Ufficio tecnico per quale ragione la fontana di via Pontavai fosse chiusa. Nessuno ha saputo darmi una risposta, confermando la mia impressione che la suddetta fontana sia chiusa da tempo. Mi hanno però riferito che i ragazzini, quando era in funzione, la lasciavano aperta e quindi l’ufficio che segue le scuole ha deciso di chiudere l’acqua. Un atteggiamento, quello messo in atto dai ragazzi, dannoso soprattutto in questo periodo in cui acqua non ce n’è. Le fontanelle, a Vittorio Veneto, sono 140 quindi anche se una rimane chiusa, non ritengo che sia un grave danno”.

“La nostra città è complessa – conclude l’assessore – è il Comune più grande della provincia di Treviso, 370 chilometri di strade e siamo in 4 gatti che lavorano giorno e notte. Ringrazio la consigliere Balliana per gli ottimi consigli e osservazioni che esprime ma soprattutto gli operai comunali. Se io dovessi riaprire un’azienda, assumerei senz’altro il mio staff perché è molto bravo e competente, ci mette passione nel portare avanti al meglio la nostra città. Magari fossero tutti come gli operai del Comune”.

(Foto: Facebook Rinascita Civica – Partecipare Vittorio – La Vittorio Veneto che vorrei: lo spazio dei cittadini).
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