Non solo è stato convocato un consiglio comunale – il prossimo sabato 4 agosto alle ore 8.30 – apposito per discutere degli interventi sul comparto ex Carnielli, questione che rende questa estate vittoriese rovente.
Indipendentemente da quanto emergerà dall’assemblea cittadina, il consiglio di quartiere del Centro, presieduto dall’avvocato Giovanni Braido (nella foto), proprio alla luce delle ultime ipotesi di intervento sull’area in oggetto, ha deciso di avviare una procedura per il coinvolgimento delle principali forze sociali, come associazioni ambientaliste, consumatori, confesercenti, artigiani, e quelle politiche in seno al consiglio comunale, con l’obiettivo di definire strategie comuni per il recupero e il futuro utilizzo dell’area “ex Carnielli”.
“Il primo passo – comunica il presidente del consiglio di quartiere del Centro – è stato deciso di compierlo con la convocazione, fissata per il giorno 4 settembre alle ore 19, nella sala Ascom del condominio Agribella, di un’assemblea comune con gli altri consigli di quartiere per un confronto che prevede al centro il destino della ex Carnielli, ma anche le altre priorità cittadine viste dai cittadini dei vari quartiere, come possono essere piazza Meschio e la viabilità di Ceneda. Sono temi di interesse comune per tutti i cittadini, anche se gravitano su quartieri distinti”.
Come noto, la posizione del quartiere, ma anche di gran parte della città e delle associazioni di categoria, esclude che ci possa essere nuova cementificazione: “Da mesi ormai abbiamo sollevato la questione – comunica Bradio – ed è altrettanto noto che noi siamo invece per recuperare un’area verde in questa che deve essere la città del benessere, con tanto di area bonificata, almeno dall’amianto, e attrezzata a parco”.
L’area ex Carnielli è un complesso produttivo di circa 15 mila metri quadri, che insiste nel centro cittadino di Vittorio Veneto, tra via Dante Alighieri e la sponda del fiume Meschio. E’ di proprietà di un gruppo in stato di fallimento dal 2012, che non ha provveduto agli adempimenti di legge, in quanto il progetto di bonifica approvato nel 2010 non è mai partito, con la sola eccezione dei monitoraggi periodici.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it