E’ deciso: l’ex complesso industriale Carnielli andrà verso un nuovo progetto di riqualificazione urbanistica e recupero ambientale. La prospettiva futura, come auspicato nella sala del consiglio comunale di stamattina (nella foto) dal sindaco Roberto Tonon, è quella di una possibile vendita all’asta del complesso immobiliare, ora gestito da un curatore fallimentare, asta che magari potrebbe anche verificarsi a breve.
L’area dell’ex fabbrica di biciclette in centro città, tra cui la bici pieghevole Graziella conosciuta a livello mondiale, ospiterà nuovi spazi commerciali e residenziali e vedrà tanto di bonifica dei suoli inquinati dal cromo esavalente e delle coperture in eternit. Un problema, quest’ultimo, che si trascina da anni.
Un documento preliminare al progetto vero e proprio, fortemente voluto dalla giunta Pd del sindaco Roberto Tonon, è stato approvato questa mattina in una seduta del consiglio comunale vittoriese, convocato appositamente nonostante la calura agostana. Non sono mancate dure contestazioni delle opposizioni di centrodestra guidate da Gianantonio Da Re (Lega) e da Paolo Santantonio (Forza Italia), in particolare su chi sarà a pagare i sostanziosi costi di bonifica, valutati circa 1,6 milioni di euro, e su cosà accadrà e quali saranno i vantaggi per il Comune una volta che un vero e proprio progetto sarà approvato.
La proposta della giunta presentata dal capogruppo Pd Marco Dus comprende infatti nuovi spazi residenziali, recuperi architettonici degli stabili di archeologia industriale, giardini e strutture di servizio ma non rappresenta di fatto un progetto nero su bianco, si tratta più che altro di una proposta politica.
Bisognerà formalizzare un progetto vero e proprio e mettere per iscritto tutti gli impegni, anche se alcune decisioni di massima sembrano già tracciate nei documenti che sono stati letti durante la seduta del consiglio. A far da traccia il vecchio piano di riqualificazione urbanistica (Piruea) che non ha in ogni caso permesso, in quasi dieci anni, di vedere la vendita dell’ex Carnielli all’asta.
Rispetto a questo la cubatura sarà fortemente ridotta, da circa 60 mila cubi a 25 mila cubi, e il Comune rinuncerà ad alcuni benefit previsti dall’accordo precedente come la realizzazione, da parte del privato, di alcune opere pubbliche per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Tra queste ad esempio c’era una scuola materna.
A fronte di ciò, come ha risposto il sindaco Tonon alle osservazioni mosse da Santantonio, sarà comunque ancora il privato a doversi accollare gli oneri della bonifica del sito, come già previsto dal precedente Piruea. L’operazione dunque mira a rendere più appetibile l’intervento sul sito da parte di un privato rispetto al passato.
“Come consiglieri abbiamo dato il cento per cento”, ha garantito il capogruppo Dus, soddisfatto dell’intesa raggiunta. Rimostranze invece sono arrivate dall’ex collega di partito e ora gruppo misto Adriano Botteon, che ha chiesto a gran voce più chiarezza nelle carte sui doveri di bonifica ambientale da parte del privato.
Rimostranze anche da Gianantonio Da Re, che si è mostrato insoddisfatto dell’equilibrio tra pubblico e privato prospettato nel nuovo accordo: “Io vorrei capire che cosa il Comune porta a casa con questa operazione”, ha detto, sottolineando come a suo avviso non sia ad esempio chiaro il destino dell’impianto idroelettrico interno all’ex Carnielli che, rimesso in servizio, sarebbe in grado di rendere decine di migliaia di euro all’anno grazie alla corrente elettrica prodotta e a suo avviso potrebbe diventare proprietà comunale.
(Fonte: Alberto Della Giustina © Qdpnews.it).
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