Il Comune di Vittorio Veneto comparirà davanti al Tribunale amministrativo del Veneto per il ricorso fatto da due società, la Fal srl, rappresentata da Anna Lot, e la Superbeton spa, rappresentata da Roberto Grigolin, per l’annullamento dell’ordinanza comunale di ripristino ambientale dell’ex cava “Costa d’Andros” in località Nove (nella foto).
L’ex cava era stata oggetto di un’interrogazione del consigliere di minoranza Adriano Botteon (gruppo misto) nell’ottobre scorso. Le perplessità di Botteon riguardavano un accumulo di materiale differente dall’originale, fatto da terre non permeabili derivate dal traforo di Santa Augusta, e una fessura presente in cima alla collinetta che con le piogge avrebbe potuto provocare una frana.
A seguito di un sopralluogo compiuto dai tecnici comunali, a ottobre la giunta aveva così deciso di far sospendere i lavori di ripristino ambientale dell’ex cava Costa alle ditte Fal e Superbeton, che fino ad allora se ne stavano occupando.
Dal sopralluogo infatti era emerso che il materiale era troppo rispetto a quello autorizzato e con una morfologia differente da quella concordata precedentemente. La zona inoltre è protetta da vincolo idrogeologico, quindi tutti gli interventi devono essere fatti rispettando l’ambiente e senza creare danno pubblico.
Il ricorso recente di Fal e Superbeton denota però un disaccordo tra quanto deciso dal Comune e imputato alle due società e ciò che quest’ultime, invece, ritengono di aver fatto. Il Comune quindi si costituirà in giudizio per tutelare i propri interessi.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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