Il Comune ha affidato i lavori di supporto al RUP (Responsabile unico del procedimento) e la consulenza ambientale per un’eventuale percorso di bonifica all’ex Caserma Gotti di via Dante Alighieri.
Una vicenda che tende a intersecarsi con quella della vicina ex Carnielli, e che genera delle domande alla luce delle prospettive di riqualificazione dell’ex sito militare, destinato a ospitare spazi per la comunità.
L’area ex Carnielli è da decenni interessata da una serie di problematiche di inquinamento. Nel 2010 fu oggetto, da parte della proprietà dell’epoca, di un progetto di bonifica ambientale mai attuato.
Nel 2019 la società Alì Immobiliare si è aggiudicata la proprietà, a causa del fallimento della precedente, e si è attivata per aggiornare il precedente piano di bonifica. L’11 novembre 2020 ne ha presentato una prima bozza, nel corso della riunione tecnica con gli Enti preposti (Provincia di Treviso, ARPAV e ULSS 2).
Nella prospettiva di approvazione e attuazione del nuovo piano di bonifica, ricorda il Comune, il sito deve essere tenuto monitorato, trattandosi di un àmbito di attenzione e pericolosità ambientale.
Gli esiti dei campionamenti hanno infatti evidenziato il superamento dei limiti massimi previsti relativamente alla presenza di Cromo esavalente. Nel corso del tavolo tecnico di confronto tra gli enti preposti del 25 gennaio scorso, venne ravvisata la necessità di effettuare ulteriori accertamenti anche in punti esterni al sito dell’ex Carnielli.
Sei giorni dopo, il 31 gennaio, Alì immobiliare eseguì una seconda campagna di analisi che confermò i valori rilevati nel mese di dicembre. Come precisato da ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) si è ritenuto strategico eseguire campionamenti anche dei piezometri presenti all’interno dell’ex Caserma Gotti, in quanto si tratta dei primi a valle idrogeologica rispetto all’area ex Carnielli.
Gli esiti della terza campagna di analisi, del 13 marzo scorso, hanno, in particolare, evidenziato la presenza di cloroformio nel piezometro Pz1 dell’ex sito militare.
Nel corso del tavolo tecnico di confronto del 25 maggio scorso è stata confermata la necessità di effettuare ulteriori accertamenti anche in punti esterni al sito dell’ex Carnielli, a partire dai piezometri dell’ex Gotti. È stato ritenuto quindi necessario effettuare una campagna di prelievo e analisi sulle acque di falda dei 4 piezometri presenti all’interno dell’ex caserma.
Nei giorni scorsi il Comune ha affidato a uno studio di Spresiano un incarico di supporto e consulenza ambientale nell’àmbito di un eventuale processo di bonifica che potrebbe interessare l’area dell’ex caserma.
Alla luce degli ultimi sviluppi, e al di là della doverosa attenzione all’aspetto ambientale, tra i vittoriesi sta sorgendo una domanda: ci saranno ritardi nella riqualificazione dell’ex Gotti, in caso di necessità di un’approfondita bonifica? “Non sappiamo ancora con certezza se ci saranno – risponde il sindaco Antonio Miatto -. Presumiamo che l’origine sia a nord ed esterna alla Gotti, per cui speriamo che non ci siano conseguenze“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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