Federico Spinazzè dall’oro mondiale alla borsa di studio (come universitario) della Fitri, l’atleta “vince” anche il bando che premia meriti sportivi e scolastici

Di fatica ne ha fatta tanta per conquistare il titolo mondiale di triathlon cross under 23. Ma di fatica ne ha fatta tanta anche sui libri di scuola. Una laurea, triennale (in scienze e tecnologie alimentari all’università di Padova), è già nel curriculum, ma all’orizzonte non troppo lontano guarda anche alla laurea magistrale in alimentazione e nutrizione umana. Due carriere, quella sportiva e quella accademica, che viaggiano di pari passo.

E se a brillare è l’oro mondiale conquistato nuotando, pedalando in mountain bike e correndo a piedi, “brilla” anche la borsa di studio assegnata a Federico Spinazzè, come studente al quarto anno all’università di Milano, dalla Federazione Italiana Triathlon.

Nei giorni scorsi infatti il Consiglio Federale della Fitri ha avallato quanto proposto dalla Commissione di valutazione composta da Alberto Casadei (coordinatore tecnico attività giovanile), Valerio Toniolo (segretario generale) e dai Coordinatori Tecnici di Macroarea Renzo Roiatti, Paolo Zunino, Fabio Di Niccola e Antonello Mastrofilippo.

Tra i trenta “premiati” anche Spinazzè, che quest’anno ha portato il body azzurro dell’Italia sul gradino più alto del podio ai mondiali di fine ottobre e sul terzo gradino agli Europei (sempre di Triathlon Cross) andati in scena a settembre. Il portacolori di Silca Ultralite Vittorio Veneto, che a primavera si è messo al collo anche l’argento under 23 nel campionato italiano di duathlon sprint, vanta oltre dieci titoli italiani tra individuali e staffette nelle categorie giovanili, un altro titolo italiano under 23 (olimpico no draft), altri podi e un altro oro mondiale, quello di duathlon conquistato con la staffetta mista junior nel 2016 e il bronzo in Coppa Europa Junior nella tappa di Tabor.

Altri dodici atleti del team vittoriese sono entrati a far parte del “Progetto didattico Studente-atleta di alto livello” per l’anno scolastico 2021-2022, un’iniziativa che punta a riconoscere il valore dell’attività sportiva nel complesso della programmazione educativo-didattica della scuola con il fine di conciliare il percorso scolastico con quello agonistico attraverso la formulazione di un Progetto Formativo Personalizzato (PFP).

Si tratta di Matilde Dal Mas (bronzo europeo nel triathlon cross junior), Matteo Sfregola, quarto agli Europei di duathlon cross e bronzo tricolore nel winter triathlon categoria Junior, Elisa Maria Cicchini, Pietro De Pizzol, Anna Gazzari, Lucilla Longo, Giacomo Mazzolin, Giulia Meneghetti, Agnese Passone, Beatrice Sant, Giulia Secchi e Giulia Sfregola.

“Ancora una volta i nostri giovani atleti si sono distinti non solo per le capacità agonistiche ma anche per quelle scolastiche – commenta il presidente di Silca Ultralite Vittorio Veneto, Aldo Zanetti – non è una novità che accanto all’impegno sportivo richiediamo ai nostri ragazzi l’impegno scolastico”.

“Lo sport non può essere una scusa per andare male a scuola, per non studiare. Anzi, sono convinto – e i risultati lo dimostrano – che lo sport sia fondamentale per imparare ad organizzarsi, a gestire al meglio il proprio tempo, a non distrarsi, anche per liberare la mente. Mens sana in corpore sano non è solo un modo di dire, è realmente la miglior cosa per i nostri giovani. Del resto, non tutti saranno campioni, ma saranno studenti, lavoratori, cittadini migliori proprio grazie agli insegnamenti dello sport. Nella nostra squadra poi l’esempio di Federico è un esempio bellissimo per i più piccolini”.

(Fonte e foto: Silca Ultralite Vittorio Veneto).
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