Da 65 anni in Australia, ad Adelaide, Eugenio Bizzai, “Tuba” per tutti a San Giacomo di Veglia, non rinuncia nonostante i 92 anni ancora portati in modo eccellente di ritornare da solo al suo paese natale per rinsaldare ogni anno e mantenere vivo il legame profondo con questo territorio, dove ha lasciato tutti gli amici per andare a far fortuna all’altro capo del mondo.
“Sapere di poter ritornare mi dà vita e per questo di anno in anno, dal 2002, rinnovo l’appuntamento con i miei amici per l’anno successivo. Questo mi dà lo stimolo di vivere e per questo ho dato l’appuntamento a tutti per il 2023”. Con queste parole “Tuba” ha salutato le decine di amici sangiacomesi che hanno voluto festeggiare il suo ritorno in Australia dopo aver passato alcuni mesi nella sua San Giacomo.
“Laggiù mi aspettano le mie figlie e i nipoti, e poi comincia l’estate – dice – e io preferisco il caldo. Così ogni anno a maggio faccio ritorno a casa e parto con l’autunno. In Australia ormai non ho più amici, quelli che conoscevo sono morti, ma mi restano quelli del mio paese, e non rinuncio a vederli”.


Ieri, giovedì 6 ottobre, alcune decine di sangiacomesi si sono riuniti per un rinfresco al Circolo Arci di San Giacomo per i saluti e l’arrivederci a quello che considerano uno dei pionieri degli emigranti italiani nel mondo.
“Tuba” non manca di ricordare che i primi anni in Australia sono stati difficili ma nello stesso tempo anche stimolanti e densi di soddisfazione: la moglie inglese e tre figli intanto. “Uno è mancato da tempo, ma mi sono rimaste due figlie e i nipoti che qualche volta negli anni sono venuti a San Giacomo per conoscere il mio paese natale e le bellezze che ci sono qui – continua –. Ricordo che se all’inizio, come molti emigranti italiani, eravamo considerati nulla e derisi (“all’inizio quando i locali ci incontravano sputavano con sdegno per terra”, dice per inciso), con il nostro lavoro abbiamo costruito una credibilità tale che ora ci considerano davvero di serie A. Siamo stati in seguito infatti molto apprezzati da istituzioni e compagnie per il nostro impegno e affidabilità sul lavoro”.


Il nome di Bizzai a San Giacomo rimane così molto conosciuto, e ogni volta che torna in Italia è sempre grande festa: la capatina quotidiana al Circolo Arci gli permette di trovare sempre qualcuno che lo ricorda. Infatti Eugenio Bizzai, con il fratello Francesco che si fece strada nel professionismo come calciatore alla Spal in serie A e serie B, fu anche come giocatore uno dei pionieri della locale squadra di calcio del San Giacomo nel primo dopoguerra: “Poi, non avendo la certezza del lavoro alla Sade dove ero assunto temporaneamente, ho deciso di partire per l’Australia. Non sapevo cosa avrei trovato, ma sapevo che dovevo lavorare e sacrificarmi per farmi strada. Ci sono riuscito, penso. Prima tornavo a San Giacomo ogni 4/5 anni perché il lavoro non mi permetteva altro tempo, poi dal 2002 quando sono andato in pensione non rinuncio al mio periodo nel posto che considero la mia vera casa”.
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