Gestione del calore negli edifici comunali: passa l’affidamento diretto a Bim Piave Nuove Energie. “Nei 6 anni di contratto avremo un risparmio di 420 mila euro”

Nel più recente consiglio comunale si è discusso sulla possibilità di cambiare il sistema di gestione del calore degli edifici di Vittorio Veneto, affidandolo in House Providing (affidamento diretto) a Bim Piave Nuove Energie, azienda con sede a Pieve di Soligo. La dirigente comunale, ingegnere Alessandra Curti, ha presentato ai consiglieri il nuovo sistema di gestione.

“Il Comune di Vittorio Veneto – ha spiegato Curti  – possiede un numero importante di immobili con impianti di riscaldamento più o meno recenti. Essi erano gestiti, fino a circa 5 anni fa, direttamente dal Comune mentre successivamente, attraverso un affidamento forfettario stipulato nel 2017, erano stati affidati a Bim Piave Nuove Energie perché non c’era una precisa conoscenza della consistenza di tutti gli impianti. Grazie a degli investimenti fatti in questi 5 anni su impianti che consentono il monitoraggio e il controllo anche da remoto di tutte le situazioni: oggi abbiamo una conoscenza precisa di tutte le esigenze. Questo ci permette di passare ad un affidamento di gestione del calore sul conto delle ore calore che verranno effettivamente erogate”.

“Per fare un affidamento in House Providing – continua – si sono verificate tutte le condizioni che la norma ci richiede e, da ultimo, Bim Piave ha chiesto l’iscrizione all’elenco delle società che forniscono servizi in House”.

“Nel pacchetto complessivo – ha detto l’ingegnere – nei sei anni di contratto avremo un risparmio di 420 mila euro e, all’inizio di ogni anno termico, Bim Piave ci aggiornerà i preventivi. La temperatura da tenere sarà di 19 gradi e abbiamo chiesto a tutte le istituzioni di fornirci il calendario e orari di utilizzo in modo che, per ogni edificio e impianto, sappiamo quando è acceso e a che temperatura deve lavorare permettendo di fare un preventivo di spesa. Ci sarà la possibilità di modificare sia le temperature che la durata dell’accensione o dello spegnimento degli impianti, cercando di concordare una gestione più razionale possibile”.

“È un lavoro che dobbiamo fare insieme – conclude – noi come uffici e chi utilizza i nostri immobili. Il Comune può decidere di cessare il riscaldamento in alcuni edifici senza comportare alcun tipo di indennizzo a Bim Piave ed è possibile aggiungere edifici con le stesse condizioni previste dall’appalto. Bim Piave si impegna a realizzare altre opere su alcuni impianti come l’installazione di sistemi di contabilizzazione su un certo numero di impianti, la riqualificazione ed efficientamento del sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria e la telegestione di un nuovo impianto. Lavori che ammontano a 52 mila euro”.

“La modalità di gestione non cambierà – ha aggiunto Sergio Pederoda, responsabile tecnico ed energy manager -. Cambierà la modalità di calcolo dei corrispettivi: una parte di manutenzione con costo fisso e una parte proporzionale al consumo di energia misurato a seconda di come sono fatti gli impianti, con le ore calore o con la misura effettiva del consumo di calore ed energia immessa negli ambienti. Quest’ultima dipende dal prezzo dei combustibili, in particolare del metano”.

Il consigliere di minoranza Roberto Tonon si è detto basito alla vista di questo punto all’ordine del giorno. L’ex sindaco ha infatti evidenziato che “nel 2017 c’era stata la proposta dell’amministrazione da lui stesso guidata di proporre a Bim Piave la gestione degli impianti perché, a parere degli uffici, risultava piuttosto carente. L’efficacia della gestione non era così palese, osservando i risultati. ‘L’affidamento in House è la soluzione migliore per chi poco se ne intende e cerca di scaricare su altri operatività e responsabilità aveva detto l’assessore Fasan. Lei e il vicesindaco Posocco non eravate favorevoli a questo affidamento ma evidentemente quello che era stato fatto allora non era da scriteriati”.

“Il Comune – è intervenuto il sindaco Antonio Miatto – aveva il servizio di fornitura calore da 23 anni. Per un anno abbiamo istituito una commissione per analizzare i consumi energetici e abbiamo capito che ci era completamente sfuggito come era meglio condurre i nostri impianti. Abbiamo quindi deciso di fare ‘le cose in casa’ comprando i combustibili e mettendo al bando il servizio che il gestore precedente faceva: quell’anno, da 980 mila euro, spesa media annuale, passammo a 640 mila euro. Quando è subentrato Bim Piave ha notato che l’impianto non era il massimo perché ci mancavano i fondi, però conoscevamo meglio gli impianti e il loro consumo effettivo”.

“L’unico punto di debolezza dell’affidamento a Bim Piave – ha concluso Miatto – era il “fisso”: anche se si chiudeva il riscaldamento, si doveva comunque pagare. Adesso abbiamo un servizio di fornitura di calore modulabile sull’effettiva necessità. Il rischio di oggi è solo quello del costo: il conteggio preventivo è basato su aprile, speriamo che cali ma resta un elemento di incertezza. Ai fini di ottimizzare i consumi abbiamo progettato di incontrare le associazioni utilizzatrici degli immobili comunali per capire quali passi compiere per la gestione di luce e calore”.

“Un grazie a Bim Piave Nuove Energie – ha aggiunto il consigliere Gianantonio Da Re – una società dei nostri Comuni che guardano tutti con ammirazione. È giusto che le nostre comunità si affidino e cerchino di fare squadra perché sono tempi difficili in cui nessuno sa il prezzo del gas che arriverà”.

Concluso il dibattito, la delibera è stata approvata con 14 voti favorevoli e le astensioni di Rinascita Civica.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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