Il 2020 “anno più drammatico nella storia del Cesana Malanotti”. L’istituto tra crisi e piena ripresa dell’attività

Il 2020 “è stato uno dei più drammatici anni nella storia dell’istituto”, e il 2021 si prospetta come “una cerniera” tra la crisi e la piena ripresa.

È quanto scrive la segretaria direttrice del Cesana Malanotti, Tiziana Tonon, nella relazione al bilancio economico annuale di previsione per l’anno in corso, approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Maurizio Castro e pubblicato nei giorni scorsi.

L’anno 2020 è stato uno dei più drammatici dell’intera storia dell’istituto – scrive Tonon – in relazione all’epidemia da Covid che ha messo a durissima prova la capacità della struttura di governare adeguatamente, insieme con le altre istituzioni socio-sanitarie del territorio, l’impatto dell’emergenza sui suoi degenti, sul suo personale, sulla sua rete organizzativa e sul suo stesso modello di funzionamento”.

Oltre ai tanti momenti dolorosi vissuti sotto l’aspetto umano a causa di ricoveri e decessi, l’istituto “ha subìto, per effetto dell’emergenza, una serie di gravose conseguenze economiche che hanno comportato la necessità di adottare stringenti azioni di contenimento delle uscite e di ricorrere alla strumentazione di sostegno resa disponibile dall’avanzo di gestione e dagli ammortamenti sterilizzabili” prosegue la direttrice, secondo la quale “il 2021 si va disegnando come una “cerniera” fra la crisi del 2020 e la piena ripresa del 2022, da un lato essendo ancora appesantito dagli effetti negativi della “seconda ondata” della pandemia, e dall’altro essendo già chiamato a beneficiare dell’imminente campagna vaccinale di massa e del conseguente drastico abbassamento degli indici di contagio“.

Le prime inoculazioni del vaccino agli ospiti del Cesana erano previste a partire dal 20 gennaio.

Tra gli obiettivi del consiglio d’amministrazione, “alla luce di quanto l’emergenza pandemica ha drammaticamente ribadito, va ripresa e portata a compimento la realizzazione del nuovo padiglione di via Carbonera, sospesa nel 2020” scrive ancora la Tonon prima di snocciolare alcuni numeri che portano a fare emergere dal bilancio economico annuale di previsione un utile presunto di esercizio pari a 30.720 euro.

Le previsioni dei ricavi per il 2021 parlano di quasi 5 milioni di euro da rette degli ospiti, 5,4 milioni da quote regionali di residenzialità e 120.000 euro dal centro diurno.

Contando anche le prestazioni per i servizi abitativi in via del Maniero e via Cosmo e gli interventi a sostegno delle famiglie, come i Grest, il totale di vendite e prestazioni è previsto in 10 milioni e 607.526 euro. Il costo del personale (la dotazione organica prevede 163 dipendenti) è stato stimato in 5 milioni e 31.259 euro.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Related Posts