Il Comune di Vittorio Veneto rinuncia al Victoria Sport: si tratta per il campo da rugby e la farmacia

In un consiglio comunale a volte acceso e dai toni molto sostenuti, il Comune di Vittorio Veneto ha rinunciato al diritto di prelazione sul compendio del Victoria Sport. Troppo oneroso per le casse comunali mettere sul tavolo 1 milione e 200 mila euro almeno, tasse comprese, per l’acquisto sul quale sarebbe poi necessario investire ancora di più per l’adeguamento alle nuove necessità. Meglio una ipotesi di accordo con la nuova proprietà.

Se nel consiglio comunale precedente dai banchi della minoranza era giunto l’invito a fare un accordo con la proprietà della ditta di Armando Scarpis, ieri sera la posizione della Lega Nord soprattutto è stata quella di far valere in toto il diritto di prelazione: “Non possiamo lasciarci sfuggire un simile complesso – ha detto reiteratamente il consigliere Posocco – per quanti utilizzi potrà servire alla comunità”.

Alla contestazione del consigliere Graziano Carnelos che il denaro necessario non sarebbe nelle disponibilità del Comune in tempo, il leghista Bruno Fasan ha ribadito che “per voi non era un obiettivo primario altrimenti non si sarebbero tanti problemi, è questione di volontà: se si voleva il bene in due mesi i soldi si sarebbero trovati”.

Il problema è che nel frattempo, lo si è capito nel punto successivo ed era già stato annunciato, il Comune ha valutato una ipotesi di accordo con la proprietà, espressa nell’atto di indirizzo approvato dalla maggioranza nel quale, senza onere alcuno per il Comune, il cambio di una destinazione d’uso commerciale di una superficie di circa 600 metri quadrati oltre a quella esistente nel complesso, porterebbe al Comune lo spazio di 4-500 metri quadrati per la nuova farmacia comunale, e l’area esterna di circa 8 mila metri per la realizzazione del campo di rugby per il quale sono necessarie le misure – almeno – di 110 x 60 metri, al netto di servizi e spogliatoi.

Ma si tratta ancora per ottenere qualcosa di più. Certo sul punto la discussione durata oltre un’ora ha avuto schermaglie a più riprese. Alla fine l’atto di indirizzo è passato con il voto della maggioranza nella quale c’è stata l’astensione della consigliera Fiorenza Fiorin, in disaccordo sulla concessione di aumentare gli spazi commerciali. Contrari Lega Nord, lista Da Re e Forza Italia, con l’astensione di Adriano Botteon per il gruppo Misto, mentre il consigliere Matteo Saracino non ha partecipato al voto.

Nel consiglio respinta anche la mozione dei consiglieri Saracino e Santantonio sulla necessità di una perizia urgente sullo stato dell’eternit alla ex Carnielli. Il sindaco ha annunciato che è già in corso una perizia ordinata dal curatore fallimentare, proponendo un emendamento alla mozione. Santantonio e Saracino hanno protestato il fatto che la perizia è di parte, ed è necessaria una perizia super partes.

La maggioranza ha respinto la mozione, però è emerso un fatto nuovo: d’ora in poi in consiglio comunale le mozioni, sia di maggioranza o di minoranza non potranno essere emendate, solo approvate o respinte, superando una prassi che pare sia stata in atto solo a Vittorio Veneto.

(Fonte: redazione © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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