Il Consiglio comunale approva il Piano urbano del Traffico: “Viabilità scorrevole, parcheggi sufficienti”. Le minoranze: “Dati vecchi, occasione persa”

Il Consiglio comunale approva il Piano urbano del Traffico
Il Consiglio comunale approva il Piano urbano del Traffico

Durante il Consiglio comunale di inizio maggio è stato esaminato in dettaglio l’aggiornamento del Piano Urbano del Traffico. Si tratta dell’ultimo passaggio, specificatamente richiesto dalla Regione Veneto, per completare l’area urbana Coneglianese – Vittoriese.

“Sono stati aggiornati solo i dati che caratterizzano il Piano – ha illustrato la dirigente comunale ingegnere Alessandra Curti -. Si riscontra un calo demografico dal 2001 al 2021 e un indice di vecchiaia molto elevato. Per quanto riguarda gli spostamenti casa – lavoro o casa – scuola, la zona industriale è fortemente attrattiva e ci sono più persone che vengono a Vittorio Veneto per lavorare piuttosto che il contrario. In totale, sono circa 5.700 gli spostamenti verso la scuola. Le strade della città sono mappate in verde: la velocità di scorrimento è quindi accettabile. Non abbiamo nessun tratto di strada rosso o rosso scuro nelle ore di punta (18 e 8). Abbiamo una viabilità scorrevole.

Classificare la viabilità ha l’obiettivo di farci capire come gestire tali strade, nate ben prima dei parametri tecnici del Codice della Strada – ha continuato Curti -. Come possiamo intervenire per eliminare i disagi? Bisogna conoscere la tipologia della strada per capire la modalità di intervento. Gli incidenti mortali non sono concentrati, sono distribuiti nel territorio. Le aree di sosta sono sufficienti a rispondere alle esigenze del Comune.

Per quando riguarda il trasporto pubblico locale, bisogna potenziare il trasporto delle biciclette nei treni. Abbiamo numerose piste ciclabili ma mancano i collegamenti per renderla una rete e collegarla successivamente con la stazione” ha concluso la dirigente.

Dopo la pubblicazione del Piano è pervenuta in municipio una sola osservazione, a firma del segretario del Circolo vittoriese del Partito Democratico Fabio Braido. L’Ufficio di competenza ha proposto di accoglierla parzialmente perché alcune affermazioni erano pertinenti a un altro strumento.

“L’aggiornamento al PUT del novembre 2022 – ha scritto Braido nell’osservazione – si presta a una prima considerazione generale: il documento si sostanzia in un mero aggiornamento del quadro conoscitivo senza alcuna proposta di modifica del Piano adottato ancora nel 1995. Il Piano risulta infatti carente di strategie di implementazione. Vengono abbozzate generiche azioni, senza approfondire adeguatamente i temi più importanti. Rileviamo inoltre che, nella fase di predisposizione del Piano, non c’è stato alcun coinvolgimento della popolazione, dei rappresentanti delle categorie produttive e dei lavoratori, del mondo della scuola e della sanità, relativamente a un problema che incide quotidianamente sulla vita di tutti. Condividiamo infine l’indicazione contenuta nel documento in esame: non si tratta tanto di ricercare strumenti di potenziamento delle capacità di un sistema congestionato quanto di perseguire obiettivi di qualità nell’organizzazione degli spazi e servizi finalizzati a promuovere forme di mobilità sostenibili, sicure e di qualità urbana”.

Braido ha poi fatto riferimento ad altri aspetti della mobilità cittadina: l’accessibilità al quartiere di Ceneda, il riesame dell’asse viario di collegamento nord – sud, lo spostamento della pista ciclabile di via Galilei e via Nannetti sull’altro lato della strada, la messa in sicurezza della ciclabile di via Manin, quella lungo Meschio, la ridefinizione dei passaggi pedonali necessari, l’alleggerimento del traffico di attraversamento di San Giacomo, la messa in sicurezza di via Isonzo, la rimodulazione del modello di trasporto pubblico (modificando lo split (rottura ndr) modale a favore del trasporto pubblico e intervenendo sulle infrastrutture).

“Si ritiene – continua Braido – che i temi più significativi da affrontare dovrebbero invece riguardare i seguenti punti: intensificazione e integrazione fra trasporto urbano, extraurbano e ferroviario; approfondimento delle tematiche relative al trasporto a chiamata; revisione del trasporto urbano seguendo i flussi di mobilità modificatisi nel tempo; analisi propedeutica dei poli generatori di mobilità; studio per migliorare la qualità e l’accessibilità del servizio; introduzione di misure di facilitazione per i mezzi pubblici per ridurre i tempi di percorrenza e rendere il servizio più performante per l’utenza; individuazione di aree di sosta specifiche e sicure per portare la popolazione studentesca direttamente ai poli scolastici; coordinare con le scuole gli orari scolastici; necessità di migliorare il collegamento della zona industriale con il casello autostradale di Vittorio Veneto Sud; valutazione del completamento della variante alla SS51”.

Dopo la lettura dell’osservazione hanno preso la parola alcuni consiglieri comunali: “Un altro esempio della volontà dell’amministrazione di non affrontare il tema della programmazione – ha dichiarato il consigliere della lista “Dus sindaco” Giulio De Antoni -. Il Pat giace da mesi e il Put era nella determina nel 2020. Il piano non mantiene la sua validità, sono rimasti dei problemi da risolvere. Il Put è costato 73 mila euro. Abbiamo fatto delle analisi che il prossimo anno saranno già vecchie. Sono dati che non portano a nessun risultato. Le osservazioni di Braido sono condivisibili e accetto in parte il commento di non pertinenza perché abbiamo bisogno di un piano del traffico urbano essendoci tante criticità aperte. Abbiamo perso un’occasione per fare una vera pianificazione urbana del traffico”.

“Rimane amarezza nel vedere dei dati da 73 mila euro presi dal 2011 e da Google Maps – aggiunge il consigliere del Pd Marco Dus -. Il lavoro nasce da domande della Regione ma i soldi sono di tutti, quindi magari la prossima volta chiediamo a un professionista dei dati più aggiornati. Il piano è talmente vasto che ci stavano tutte le osservazioni”.

“Il documento testimonia l’inerzia dell’amministrazione su questa tematica – ha aggiunto l’esponente di Rinascita Civica Mirella Balliana -. Tutte le indicazioni date sono di buon senso e le vediamo attuate in quasi tutte le città. A Vittorio Veneto non si sta facendo nulla per la mobilità attiva in 5 anni. Bisogna fare un grande lavoro di sensibilizzazione riguardante l’uso delle automobili. Siamo in ritardo”.

“Nonostante i dati piuttosto datati – è intervenuto il consigliere del Pd Roberto Tonon – è evidente il permanere di alcuni poli attrattori: zone industriali e scuole. Sono passati 20 anni e fare un aggiornamento con dati di 10 anni fa non è reale. Questa adozione della Giunta dimostra un rincorrere un dovere della Regione e un’occasione non sfruttata adeguatamente”.

Il parziale accoglimento dell’osservazione è arrivato all’unanimità, mentre la delibera è stata approvata con 11 voti favorevoli e 6 astenuti.

(Foto: Fermo immagine da La Tenda Tv).
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