Per quanto potrà valere – non molto, vista la funzione consultiva dell’istituzione -, il Consiglio di quartiere di Ceneda ha votato all’unanimità il dissenso per la vendita del complesso di villa Papadopoli.
Lo ha fatto nel corso dell’ultima riunione, alla quale hanno partecipato anche il sindaco Antonio Miatto con l’assessore Bruno Fasan, e davanti a ben 7 (sette) cittadini interessati alle questioni all’ordine del giorno.
La più importante era proprio quella di Villa Papadopoli dove il Presidente Massimo Santonastaso è intervenuto subito ricordando che da parte del Consiglio di Quartiere si è sempre ribadito intanto come il Parco di Villa Papadopoli debba rimanere di proprietà e uso pubblico come pure l’Area Rossi almeno per la parte che risulti adeguata a fornire i parcheggi al quartiere.
In realtà non ha nascosto la delusione per il fatto che in venti anni, ma bisogna andare ancora più a ritroso, nessuna amministrazione si è attivata per elaborare un progetto organico di recupero e per cercare finanziamenti, considerata l’importanza storico/culturale, ambientale/urbanistica del complesso Papadopoli per il quartiere e la città e non solo.
Per il consiglio di quartiere prioritario risulta ora la stesura di un progetto di utilizzo che garantisca il restauro e la conservazione per attività di interesse pubblico del sito. Oltre naturalmente ad una più convinta e seria ricerca di finanziamenti pubblici, anche pluriennali a livello regionale, statale e europeo, non escludendo il coinvolgimento del privato anche in fase progettuale.
Il consigliere Michele Bastanzetti da sempre sostenitore di una valorizzazione del complesso, ricordando che l’attuale Biblioteca Civica è inadeguata per capienza e per struttura (presenza di barriere architettoniche) ha proposto la Villa come sede della Biblioteca Civica e la Rotonda come Auditorium di medie dimensioni, di cui Vittorio è sprovvista.
Delusione insomma per la decisione dell’amministrazione di mettere sul mercato la Villa, anche se per qualcuno si rivela la soluzione preferita alla rovina del bene per mancanza di fondi.
Il sindaco ha ribadito comunque che la ristrutturazione della Villa, anche per stralci, oltre che mantenerla incompiuta per diverso tempo, richiederebbe di distogliere per anni da altre opere pubbliche le risorse del bilancio.
Ha assicurato che non verrà messo in vendita il Parco, oggetto a breve di un progetto di ripristino.
Il consiglio di quartiere ha preso atto di questo ma poi ha espresso all’unanimità parere contrario alla vendita della Villa, così come proposta dall’amministrazione.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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