Il progetto “Faces in the Book” si arricchisce: installata una nuova bacheca che espone cimeli storici americani della Grande Guerra

Una nuova bacheca con oltre 4mila informazioni sui militari americani che combatterono in Italia durante la Grande Guerra: è ospitata al  Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto, annesso al Museo della Battaglia, che è pure sede del progetto Faces in the book.

Grazie all’impegno di due ricercatori vittoriesi, Giorgio Marinello e Franco Giuseppe Gobbato, il database, che già comprendeva informazioni su oltre 4.000 soldati statunitensi è stato ora ulteriormente arricchito con l’inserimento di nuovi dati, a completamento di quelli già registrati.

Ora l’archivio realizzato in molti mesi di lavoro da parte dei due studiosi il lavoro, che li ha visti impegnati per molti mesi, è ora quanto di più completo esista a livello internazionale, riguardo ai militari americani che, all’epoca, raggiunsero l’Italia per offrire il proprio contributo alle sorti del conflitto.

I dati sono consultabili sia attraverso la postazione fissa, collocata all’interno del Memoriale, ma anche sul sito www.facesinthebook.it.

Il progetto, è stato anche ampliato con l’installazione all’interno del Memoriale di una nuova bacheca che espone cimeli americani risalenti all’epoca della Grande Guerra, raccolti da Giorgio Marinello che ha donato il tutto al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.

“A Marinello e Gobbato va il ringraziamento mio e dell’amministrazione comunale – dice Antonella Uliana, assessore alla cultura – sia per il lavoro svolto che per la donazione fatta, che arricchisce le collezioni del Museo e costituisce un ulteriore, importante, contributo al progetto ‘Faces in the BooK’’.

Faces in the book infatti si propone soprattutto questo: creare un legame fra Vittorio Veneto e quanti, pur residenti negli Stati Uniti, da oggi avranno uno strumento in più per tenere vivo il ricordo dei loro antenati e con esso anche la consapevolezza di come il contributo da loro offerto nella Grande Guerra sia, dopo più di un secolo, ben vivo nella memoria storica.

(Foto: Comune di Vittorio Veneto).
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