“Il mondo del rap è spesso visto dagli adulti con gli occhi del pregiudizio, a questo genere viene quasi sempre attribuito un qualcosa di negativo e così si finisce per sottovalutarne e ignorarne la sua vera potenzialità“.
Questo il parere del giovane rapper vittoriese Okin che, dopo il suo nuovo singolo Nagasaki, composto con la collaborazione di un altro artista locale (Young), è fermamente convinto che il rap sia il genere perfetto per esprimere nel migliore dei modi le problematiche che ci circondano e le proprie emozioni.
Realtà nuda e cruda quella che traspare dai testi di Okin, dove si vuole dare risonanza al potere persuasivo di questo tipo di genere musicale.
“Sono certo che la mia musica può piacere o non piacere – ammette il vittoriese – Ma il mio intento è anche questo in un certo senso, ovvero quello di provocare la gente tirando fuori argomenti scomodi in modo anche, per certi versi, scomodo, ma voglio far capire all’ascoltatore, attraverso i miei testi, le problematiche che ci sono e i miei punti di vista“.
“Diciamo che ho una visione un po’ particolare del rap – prosegue – Lo vedo, in termini umani, anche come uno strumento perfetto per comunicare ed esprimere in maniera versatile e flessibile le mie emozioni senza far annoiare la gente”.
Una musica che può essere considerata un vero punto di rottura tra diverse generazioni e diverso tipo idee in un contesto locale, quello dell’Alta Marca trevigiana, che non ha ancora riconosciuto il rap con i suoi testi offensivi e “crudi” ma che, dall’altra faccia della medaglia, vuole descrivere, come fa Okin, un modo alternativo di vedere la realtà e la quotidianità. Un nuovo stile di vita: più individualista e più anarchico.
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