Il vicario dell’Anatolia all’anteprima della Settimana Sociale sul terremoto in Turchia: “Situazione tragica”. Don Forest: “Presto una raccolta fondi in diocesi”

“È una situazione molto difficile. Antiochia è stata distrutta due volte dai terremoti, eppure quando poi capita è un grande shock. Grazie a Dio, nella zona della sede dell’episcopato sono tutti vivi, non era scontato, però intorno ci sono molti morti, perché il terremoto ha colpito una vasta fascia, in cui sono incluse tre grandi città”.

Si è espresso così sul terremoto verificatosi tra Turchia e Siria – che ha causato al momento oltre 3.700 vittime – il vicario apostolico dell’Anatolia, il vescovo monsignor Paolo Bizzeti, ospite dell’anteprima della XX edizione della Settimana Sociale diocesana, davanti a tante persone che ieri sera 6 febbraio hanno partecipato all’incontro nell’aula magna del Seminario di Vittorio Veneto.

Parole di vicinanza sono state espresse all’inizio dal direttore del settimanale “L’Azione” don Alessio Magoga, che introdotto e coordinato la serata, e dal vescovo diocesano Corrado Pizziolo, il quale ha manifestato “sofferta solidarietà, perché siamo rimasti molto colpiti da questo evento molto grave”.

Il direttore della Pastorale sociale, promotrice dell’evento, don Andrea Forest, ha proposto un momento di silenzio iniziale e una preghiera al termine della serata, “in ricordo delle vittime, ma anche di solidarietà con quanti stanno vivendo momenti di sofferenza e di apprensione per quanto successo”.

Provato dal tragico evento che ha riguardato la terra dove opera, monsignor Bizzeti ha spiegato che “Antiochia ora è completamente isolata, e si parla di migliaia di morti, anche se il numero destinato a crescere. Ad Alessandretta, dove ha sede l’episcopato e risiedo da sette anni, uno dei due ospedali è crollato, l’altro è inagibile; la chiesa ortodossa è crollata, oltre duecento case rase al suolo. È crollata completamente la cattedrale e tutti i locali dell’episcopio sono completamente inagibili: è una situazione davvero tragica”.

“Questi eventi – ha proseguito Bizzeti – ci ricordano che siamo pellegrini di questa terra e facilmente pensiamo di essere stabili, quando invece è tutto molto fragile. Di fronte a queste cose, dobbiamo ricordarci della Parola del Signore. E poi c’è la solidarietà: queste tragedie non si possono affrontare con le nostre risorse, con le nostre gambe. La mia diocesi tra l’altro è molto povera, e con questo terremoto tanti nostri lavori sono andati in fumo”.

Rispondendo ad una domanda dal pubblico sulle sue “richieste all’Italia a poche ore dal terremoto, in termini di priorità, aiuti e solidarietà”, il presule ha affermato: “In questi momenti abbiamo degli amici, e quindi abbiamo ricevuto affetto, vicinanza e preghiera, che alla fine sono il fondamento di tutto. Poi certamente abbiamo bisogno di aiuti, e la Caritas e altre associazioni si sono già attivate con molti canali”.

Parlando della chiesa distrutta, Bizzeti ha detto che “oggi non è crollata solo la cattedrale”, manifestando l’auspicio che “sia crollato anche il modo di imporci arrogante, che voleva dare uno schiaffo a questa cittadina di gente semplice”, e che “ritorni una Chiesa umile, domestica, vicina alla persone”.

Alla fine don Forest, che ricopre anche l’incarico di direttore della Caritas diocesana di Vittorio Veneto, ha annunciato che “alla luce degli eventi che hanno riguardato la Turchia in queste ore, verrà aperta una raccolta di fondi, i cui estremi saranno pubblicati sul prossimo numero de L’Azione”.

La Settimana sociale prosegue lunedì 13 febbraio alle 20.30 nell’Auditorium Toniolo di Conegliano con il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) su fraternità e fede. Al Teatro Ruffo di Sacile mercoledì 15 febbraio, allo stesso orario, Daniele Marini, docente di Sociologia all’Università di Padova, dialogherà con don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, sul tema del lavoro.

La rassegna si concluderà venerdì 17 febbraio a Pieve di Soligo, città del fondatore delle Settimane Sociali: alle 18.30 sarà celebrata in Duomo la messa proprio in memoria del Beato Giuseppe Toniolo, e poi ci si sposterà al Teatro Careni con Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e Guglielmo Cevolin, presidente dell’Associazione “Historia”, sul tema della pace.

(Foto: fermo immagine La Tenda Tv).
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