È stata inaugurata ieri mattina, sabato, la mostra fotografica di Giulio Piscitelli “From there to Here”, visitabile fino al 23 luglio nelle sale di Palazzo Todesco, nel cuore di Serravalle.
L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune è divisa in aree tematico – geografiche, e consiste in una collezione di scatti del fotoreporter napoletano che negli ultimi dieci anni, per conto di prestigiose testate nazionali e internazionali, ha documentato i più rilevanti fatti d’attualità come la crisi migratoria in Europa, i conflitti in Medio Oriente (Siria, Iraq, Afghanistan) e la guerra in Ucraina.
Il percorso espositivo inizia al piano terra con uno spazio dedicato al conflitto ucraino, fino a culminare nel sottotetto del Palazzo dove le foto scattate in un centro chirurgico di Emergency in Afghanistan assumono la forma di una suggestiva serie di installazioni retro illuminate.
“Nonostante le difficoltà, gli interventi dell’amministrazione in campo culturale e artistico negli ultimi anni non sono mai venuti meno – ha commentato dopo il taglio del nastro il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto -. Nella nostra città hanno trovato spazio diverse forme di espressione artistica, ultimamente in modo particolare la fotografia come dimostra l’esposizione di Giulio Piscitelli che ringrazio per aver messo a disposizione un numero così corposo di opere. Ringrazio in particolare l’assessore Uliana, per la sua caparbietà, e tutti gli addetti degli uffici comunali che contribuiscono alla buona riuscita dei nostri eventi culturali”.
“‘From There to Here’ è una mostra che nasce da lontano – ha spiegato l’assessore alla Cultura Antonella Uliana -. Doveva essere realizzata già nel periodo pre-Covid. Dopo lo stop a causa della pandemia abbiamo pensato non solo di riproporla, ma anche di integrarla con nuovi e più recenti elementi alla luce dello scoppio della guerra in Ucraina”.
“Con i suoi scatti Giulio Piscitelli ci guida in un viaggio che parte dalla sua Napoli, ritratta in bianco e nero con le sue contraddizioni, fra bellezza e violenza, con un’attenzione alla luce quasi caravaggesca, in una sorta di lettera di amore e odio per la città. Lo sguardo del fotografo poi spazia fino agli scenari di guerra in Siria, in Afghanistan e in Ucraina, passando poi per le piazze in rivolta durante le primavere arabe, e infine nei centri di identificazione ed espulsione dove approdano i migranti alla fine di un percorso fra il deserto, il mare e le rotte balcaniche”.
“Giulio – prosegue Uliana – si fa interprete di una realtà drammatica, catturando l’umanità dei soggetti espressa nei loro volti, nelle espressioni e nella gestualità, immortalando dei momenti di vita nell’attimo in cui diventano Storia”.
“Quando scatto voglio catturare quei momenti che diventeranno icone del nostro tempo – ha spiegato Giulio Piscitelli -. Spero che i visitatori della mostra escano da Palazzo Todesco, non con delle risposte, ma con tante domande, con dei dubbi capaci di stimolare delle riflessioni sui principali fatti di attualità che caratterizzano questo periodo storico”.
“Penso che le crisi che viviamo ora, le guerre, la crisi migratoria, siano il frutto di una mancata consapevolezza, di un’eccessiva semplificazione di problemi estremamente complessi. Se si ripeteranno in futuro secondo me sarà in parte perché non ci siamo accorti veramente di ciò che sta accadendo ora”.
La mostra, non idonea ai minori di 13 anni, è a ingresso libero.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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