Inaugurato (con un anno d’anticipo) il nuovo “Città della Vittoria”: “Investimento da 12 milioni di euro”

Mattinata di inaugurazione a Vittorio Veneto, dove si è svolto il taglio del nastro per il nuovo istituto d’istruzione superiore “Città della Vittoria”, situato in via Vittorio Emanuele II.

L’opera è stata inaugurata con un anno di anticipo rispetto a quanto preventivato a inizio lavori (dopo neppure due anni dalla posa della prima pietra), per un totale di quasi 4 mila metri quadrati di spazi interni, strutturati in due corpi a pianta rettangolare, con blocchi a due e tre piani, assemblati a forma di “L”, un corpo quadrato a un piano per i laboratori con ampio terrazzo.

Una metratura che comprende 14 aule, ovvero un’aula grande sdoppiabile, due laboratori di informatica, un laboratorio di CAD-CAM, tre laboratori di elettronica, un laboratorio di saldatura, un’officina con macchine utensili, spogliatoi, uffici amministrativi e tecnici.

Tutto all’insegna del risparmio energetico, con la presenza di un impianto fotovoltaico. E ancora, un’infermeria, un archivio, magazzini vari, un ampio giardino e un parcheggio interno.

La scuola ha richiesto un investimento di oltre 12 milioni di euro, di cui 9 milioni derivanti dal piano “Next Generation EU” del Pnrr, 1.757.574 euro da conto termico, 900 mila euro da fondi FOI e 407.400 euro con risorse proprie della Provincia di Treviso.

Presenti all’inaugurazione il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, la sindaca di Vittorio Veneto Mirella Balliana con la sua giunta, il dirigente scolastico David Lodesani, l’assessore regionale Federico CanerLarry Pizzol e Massimo Magagnin, sindaci rispettivamente di Sarmede e Revine Lago, il vescovo uscente e amministratore apostolico monsignor Corrado Pizziolo, l’onorevole Piero Fassino, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle altre amministrazioni circostanti, l’ex sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto, l’ex dirigente scolastica Susanna Picchi, insegnanti e alunni della scuola, i consiglieri provinciali Olga Rilampa, Paola Chies e Matteo Bellinato, i rappresentanti della ditta Setten che si è occupata dei lavori.

Balliana ha ringraziato tutti i presenti e la Provincia per l’investimento fatto in questo istituto scolastico. “Inaugurare una scuola è la cosa più bella e significativa che si possa fare – ha detto, rivolgendosi poi agli studenti -. Questa sarà la vostra casa, dove imparare le regole del vivere civile della società: vedete di tenere la scuola con cura“.

“Oggi è un giorno di festa e di speranza, – la premessa fatta dal dirigente scolastico – perché si conclude, nel migliore dei modi, un ciclo iniziato con chi mi ha preceduto”.

“Se un’amministrazione investe tanto nei momenti di difficoltà, c’è futuro. Un ‘grazie’ adesso e sempre a tutti coloro che hanno voluto questo – ha proseguito -. Bisogna avere sempre attenzione verso la scuola, che è in prima linea nella battaglia dell’integrazione, quindi rivolgo un pensiero alla popolazione scolastica, un faro che si accende su di noi”.

Anche l’onorevole Fassino ha rivolto un pensiero a questo progetto inaugurato: “I luoghi di formazione e di cura sono fondamentali per una comunità – ha affermato -. Investire sul sapere è investire sul futuro di una persona, per renderla libera nelle sue scelte. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato”.

“Questo è un momento importante, stiamo inaugurando non solo una struttura, perché è importante il contenitore: i luoghi sono fatti in primis dalle persone – ha osservato l’assessore Caner, il quale ha poi parlato agli studenti -. Ognuno di voi ha un talento da scoprire e da coltivare: dobbiamo contare in primis su di noi e sulle nostre capacità”.

Successivamente è arrivato il turno del presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon: “Un’opera importantissima, costata fatica – ha affermato -. Le province sono in ‘guerra’ e, in un periodo difficoltoso, sono stati dati dei segnali importanti. Il trend della denatalità mi preoccupa, ma spero che si capisca l’importanza di fare famiglia, a livello di società. Grazie a chi si è occupato dei lavori”.

Il vescovo Pizziolo, oltre alla benedizione, ha ricordato il momento in cui gli studenti dell’istituto si trovavano nello stabile del Seminario di Ceneda, facendo loro gli auguri per il futuro.

In città sono in corso altri lavori, che riguardano il Liceo Flaminio e il palazzetto dello sport situato a fianco del vicino istituto alberghiero Beltrame.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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