Intensa attività dei carabinieri nel 2019, calano i furti, ma aumentano le truffe e le frodi informatiche

Il bilancio 2019 della Compagnia carabinieri di Vittorio Veneto illustrato questa mattina, sabato 4 gennaio 2020, dal capitano Giuseppe Agresti (nella foto con il luogotenente Graziano Todaro, comandante della stazione di Cison di Valmarino) è volto al positivo.

Certo non sono mancate nel corso del 2019 operazioni di un certo rilievo e che hanno messo in evidenza situazioni critiche.

Comunque i reati di carattere predatorio, che formano per gran parte il clima di allarme sociale nel nostro territorio, anche se non sembra sono stati in calo vistoso: i furti nelle abitazioni sono stati infatti 954 contro i 1328 del 2018.

In questo caso l’attività repressiva ha visto l’arresto di 31 persone, mentre 515 sono state denunciate a piede libero.

Nel settore del contrasto alle sostanze stupefacenti, nell’anno 2019 sono stati arrestati 9 pusher, e denunciati in 16 , mentre le segnalazioni alla Prefettura per gli assuntori sono state 53.

Sequestrati oltre 6 chilogrammi di sostanza stupefacente, per il 95 per cento marijuana, assime a 11 armi e oltre 2024 munizioni durante i controlli.

Un capitolo a parte merita la violenza di genere: dallo scorso mese di maggio quando è stata inaugurata, la “stanza tutta per sé” riservata alle donne in difficoltà è stata utilizzata in 7 mesi ben 11 volte.

A rivolgersi al servizio con i carabinieri madri con bambini vittime di violenza domestica, da tutto il territorio.

Segnalato dal comandante Agresti l’aumento esponenziale delle truffe e frodi informatiche: si è passati da 276 casi nel 2018 a 328 nel 2019. Aumento dovuto alle nuove tecnologie informatiche e la fascia di età delle vittime, quasi tutte anziane.

Per quanto riguarda il servizio di prevenzione nel 2019 sono state “sguinzagliate” sul territorio di competenza per servizi oltre 6mila pattuglie con l’identificazione e controllo di 24mila persone.

Le attività di indagine nel 2019 infine hanno portato all’identificazione dell’Imam di Pieve responsabile di maltrattamenti di minori, ea Vittorio Veneto alla identificazione nell’ambito della devianza giovanile, di due baby gang che da agosto a dicembre vessavano coetanei e facevano danneggiamenti come l’incendio della bandiera della sezione Ana alla stazione ferroviaria.

Si continuerà a combattere nel 2020 contro i reati predatori e il fenomeno dei furti – assicura il capitano Agresti – e contro i fenomeni di devianza giovanile abbiamo stilato un programma di incontri e conferenze con le scuole superiori e le terze classi delle medie, contro i pericoli del cyberbullismo e l’uso corretto di internet e cultura della legalità”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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